L’incedente avvenuto a Venzone nel 2019.
Resta coinvolto, come parte lesa, in un tragico incidente in cui perde la vita una persona, è costretto, suo malgrado, ad affrontare un lungo e costoso procedimento penale nominando un avvocato ed un perito tecnico, alla fine le indagini confermano che non ha alcuna responsabilità e viene risarcito di tutti i danni fisici e materiali subiti, ma l’assicurazione non gli riconosce le spese legali e di causa perché non era imputato.
Si rischia così un’altra causa. Una questione di principio, che peraltro interessa migliaia e migliaia di utenti della strada, quella posta da un settantunenne di Osoppo, in provincia di Udine, e da Studio3A che lo assiste: quella relativa alla “tutela legale”. Da più parti si consiglia a chi stipula una polizza Rc-Auto di attivare anche questa garanzia accessoria che garantisce – o meglio dovrebbe garantire – anche la copertura delle spese che un assicurato debba sostenere in caso occorra una perizia tecnica o la tutela di un avvocato.
Come sono andati i fatti.
Ed è esattamente quello che si è ritrovato a dover affrontare il settantunenne l’indomani del terribile incidente occorso nel giugno 2019 a Venzone, sulla strada statale 13. L’automobilista stava tranquillamente procedendo per la sua strada sulla sua auto quando all’improvviso una oggi cinquantacinquenne di Tolmezzo, alla guida del suo veicolo, ha invaso la corsia opposta scontrandosi con la sua vettura e travolgendo la moto di un sessantanovenne di Attimis, che a causa dell’impatto è deceduto.
La Procura di Udine da prassi ha aperto un procedimento penale per omicidio stradale e lesioni personali stradali indagando la 55enne, mentre il 71enne è stato giustamente inserito tra le parti offese, unitamente ai congiunti della vittima, avendo riportato anche pesanti lesioni fisiche oltre ai danni materiali alla sua macchina. Questo però ha comportato la necessità di nominare un legale e anche un ingegnere cinematico come consulente di parte.
Il rischio di una nuova causa.
Il danneggiato, peraltro, aveva opportunamente attivato anche la garanzia “tutela legale” e quindi sono state richieste anche le spese legali e di causa sostenute alla compagnia che gestisce questa “sotto-polizza”, Arag, la quale però si è rifiutata di riconoscerle. Motivo? Secondo la sua interpretazione del contratto che, al solito, non è un certo un modello di chiarezza, l’indennizzo sarebbe stato dovuto solo nel caso in cui il settantunenne fosse stato imputato nel processo, ma non, come nella fattispecie, parte lesa. Non. resterà che far valere le proprie ragioni in tribunale.