Riparte l’attività del simulatore Serm a Portis.
“Le competenze tecniche e gli strumenti che la scienza ci mette a disposizione sono fondamentali per gestire le emergenze, ma dobbiamo fare uno sforzo in più, legato al trasferimento della conoscenza di base dei fenomeni, ai cittadini, affinché li apprendano da fonti attendibili e adottino comportamenti consapevoli. La pandemia ha insegnato anche questo aspetto: uno dei fattori determinanti per la sicurezza risiede anche nei comportamenti che le persone adottano”.
Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nella sala consiliare del municipio di Venzone dopo la visita a Portis vecchio, il sito delocalizzato dopo il sisma del’76 e utilizzato come palestra per l’addestramento tecnico e operativo per la valutazione delle criticità strutturali e la messa in sicurezza in emergenza sismica. Qui ha ripreso il via oggi l’attività della Serm Academy, (Safety and emergency response management international training school), sospesa durante la pandemia, con l’esercitazione e l’allestimento nel campo di addestramento di elementi informativi e didattici (totem e un plastico in 3D).
Si tratta di informazioni tecniche che raccontano i danni causati dal terremoto agli edifici ma anche informazioni didattiche attraverso una cartellonistica che descrive gli edifici dislocati sul territorio e che diventano memoria storica e collettiva del sisma oltre che continuazione naturale dell’esposizione permanente Tiere Motus a Venzone: notizie per i turisti ma anche per la collettività per rafforzare una cultura capace di trasmettere e allargare l’esperienza del sisma.
Come è stato ricordato, grazie alle esercitazioni in scala reale, la Serm Academy contribuisce a migliorare il sistema interforze di soccorso presente in regione con istituzioni, università e volontariato. La scuola nasce, infatti, nel 2016 grazie all’accordo triennale fra Regione Fvg, ateneo udinese, corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Comune di Venzone e associazione dei Comuni terremotati e dei sindaci della ricostruzione.
“Una collaborazione che prosegue – ha detto Riccardi – con l’accordo 2021-2024 che ha l’obiettivo di estendere il focus delle attività dal rischio sismico ad un approccio intersettoriale multirischio“.