Confermata l’infermità mentale di Mattia Del Zotto.
Confermata dalla Cassazione la totale infermità mentale per Mattia Del Zotto, il 31enne che nel 2017 aveva avvelenato nove familiari tra cui alcuni friulani, tra Varmo e Nova Milanese con il solfato di tallio.
Del Zotto aveva risparmiato solo i genitori, ne erano state vittime invece nonni, zii e una badante. La sostanza utilizzata era solfato di tallio sciolto nell’acqua: il veleno aveva ucciso i nonni paterni e una zia. Il ragazzo aveva giustificato il suo gesto sostenendo di dover “punire gli impuri”.
I fatti sono stati commessi nei mesi tra settembre e ottobre 2017 e c’è stata anche l’aggravante della premeditazione. La Cassazione lo ha ritenuto totalmente incapace di intendere e di volere. Del Zotto non è comunque libero, ma dovrà rimanere per dieci anni in una struttura psichiatrica