Scoperto bracconiere a Varmo.
Cacciava di frodo, ma è stato colto sul fatto ed è finito nei guai. È accaduto a Varmo, dove il Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale del Corpo forestale regionale (Noava) ha messo a segno un’importante operazione.
Il Noava ha colto in flagranza di reato un soggetto dedito all’uccellagione in comune di Varmo. Si tratta dell’ultima di una serie di operazioni volte a contrastare il bracconaggio in materia di cattura di avifauna, attività illegale praticata soprattutto nel periodo autunno – invernale in occasione dei passaggi migratori ma che non conosce sosta nemmeno in altri periodi dell’anno. Non più tardi di un paio di settimane fa, in comune di Basiliano è stata colta in flagranza di reato un’altra persona dedita all’uccellagione.
Un fattore determinante per l’attività di contrasto al fenomeno del bracconaggio è la collaborazione di persone sensibili alla tutela della fauna selvatica e più in generale alla salvaguardia dell’ambiente naturale, che non esitano a segnalare la presenza di reti o il rumore di spari sospetti. A tal proposito, il Corpo forestale regionale invita chiunque s’imbattesse in reti per uccellagione, tagliole o altri attrezzi utilizzati per la cattura di fauna selvatica, ad allontanarsi immediatamente senza correre rischi né lasciare segni di presenza, contattando con tempestività il Noava (0432 660092 o e-mail: noava.cfr@regione.fvg.it), oppure la Stazione forestale competente per territorio, fornendo gli elementi utili per l’individuazione del sito.
Tutte le segnalazioni che pervengono al Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale, con priorità per quelle più puntuali e documentate, vengono verificate nella loro attendibilità e riscontrate sul posto per fronteggiare immediatamente i possibili comportamenti illeciti.