Sanità carente, frane e internet assente: le Valli del Natisone vogliono risposte

Il confronto sui problemi tra le Valli del Natisone e la Regione.

Viabilità, sanità e ponte di San Quirino: questi alcuni temi presentati dai sindaci delle Valli del Natisone a Massimiliano Fedriga. Il governatore del Friuli Venezia Giulia infatti ha incontrato i primi cittadini delle Valli nel Municipio del Comune di San Pietro al Natisone. Diverse sono state le richieste da parte dei sindaci, con particolare attenzione sul progetto di riqualificazione del ponte di San Quirino.

Viabilità.

Le principali difficoltà dei sindaci delle Valli sono relativi alla viabilità: il territorio infatti è totalmente montano ed è necessario mettere in collegamento ben 188 frazioni. “Il problema maggiore per i comuni è garantire una costante manutenzione al fine di permettere agevoli spostamenti alla popolazione residente – hanno comunicato i sindaci – pertanto sono necessari interventi di ripristino, manutenzione straordinaria, rettifiche di numerosi traffici di viabilità.”

Oltre a strade di proprietà comunali, i primi cittadini hanno fatto presente a Fedriga il bisogno di interventi per la sicurezza anche su percorsi di proprietà della Regione. “Una rotonda sull’intersezione della strada regionale 19 con la regionale 45, la rettifica di una curvatura stradale sotto l’abitato di Azzida e la messa in sicurezza del muro perimetrale del cimitero di Azzida adiacente alla strada regionale” hanno richiesto i sindaci.

Problemi idrogeologici.

Numerose sono le problematiche di carattere idrogeologico, che si riscontrano in modo particolare lungo i corsi d’acqua. “Le diverse abitudini lavorative e la vita della popolazione non è più a prevalenza agricola, hanno mutato le condizioni di utilizzo del suolo – spiegano i sindaci – facendo rivelare gravi fenomeni esondativi e di instabilità dei versanti“. Per questo motivo, l’amministrazione di San Pietro al Natisone ha fatto realizzare a proprie spese uno studio idrogeologico sul territorio di carattere generale. In questo modo si potranno pensare a progetti e poi, a breve termine, a degli interventi mirati anche con l’aiuto della Regione.

Sanità.

Un altro punto presentato è stata la mancanza di un adeguato sistema sanitario, in modo particolare per il servizio del medico di base: “Persiste la preoccupazione da parte di tutta la popolazione – sostengono i sindaci – la regione più volte ha attivato la procedura di assunzione o messa in organico, ma la copertura del servizio non è mai andata a buon fine”.

Per le amministrazioni il problema è la poca appetibilità causata dalla mancanza del numero adeguato dei pazienti. “Una revisione dei parametri e delle proporzioni tra medico e numero degli assistiti sarebbe auspicabile per le zone a bassa intensità di popolazione” chiedono a Fedriga. Inoltre, è stato fatto presente la volontà comune di avere un centro di primo intervento, con guardia medica, per avere copertura di assistenza per tutte le 24 ore.

Connettività.

Richiesta di collaborazione alla Regione anche per quanto riguarda la connessione internet. Il progetto “Open Fiber” permetterà il collegamento con la fibra al 45% delle abitazioni, ma che dovrà essere completata il più presto possibile con l’aiuto della Regione e dell’Europa. Come fanno presente i sindaci “Il problema infatti è che le compagnie telefoniche non hanno interesse di garantire la rete mobile e la copertura in queste zone per la poca utenza”. Una migliore connessione internet favorirà poi anche una migliore offerta turistica, tramite ad esempio un portale online creato ad hoc e tutti i collegamenti alle piattaforme social.

Il ponte San Quirino.

Centrale poi è stata la discussione sul ponte San Quirino, di cui lo studio di fattibilità è stato presentato proprio durante l’incontro. Ad essere presente anche Enzo Siviero, il progettista che insieme ai suoi collaboratori ha confezionato lo studio relativo al ponte. “Abbiamo formulato sei ipotesi ognuna delle quali abbiamo valutato i pro e i contro” spiega Siviero. Il progettista sottolinea poi l’importanza della qualità, sviluppando con l’Anas un’idea progettuale che sia coerente con il luogo e per questo motivo la scelta tende verso un ponte ad arco. “L’idea è quella di valorizzare il luogo per cui fare un punto di belvedere e anche possibilmente una discesa verso il fondo – spiega Siviero – in modo che il cittadino che vuole arrivare fino in fondo possa godere di questa vista meravigliosa, sia a monte e sia a valle”.

L’intervento sarà di riqualificazione globale, in questo modo si potrà riprogettare tutta l’area. Ci saranno infatti due ponti, entrambi a senso unico. Quello già presente avrà direzione verso il confine, mentre l’altro, distante circa 100 metri e leggermente inclinato, a senso obbligato. Nel ponte nuovo è prevista anche la realizzazione di un marciapiede e di una pista ciclabile.

Plauso da parte di Fedriga, che ha sottolineato come la Regione vuole collaborare con le amministrazioni comunali, affiancandoli per superare le criticità di viabilità e vivibilità. “La pubblica amministrazione ha l’obbligo di fare opere di valenza architettonica – afferma Fedriga – e che siano utili dalla popolazione e a favore della popolazione stessa”. Fedriga quindi conferma il pieno appoggio regionale per il ponte di San Quirino, auspicando la collaborazione totale da parte di tutti gli enti coinvolti.