L’anniversario del Cai Val Natisone.
Cinquant’anni di amore e passione. Amore per la montagna, per un territorio unico e la voglia di fare di tutto per preservarlo. Di passione per la scoperta e la ricerca, quella che ti porta a sudare, ma che ti lascia alla fine un senso incommensurabile di soddisfazione. Il Cai Val Natisone compie 50 anni. Una realtà importante, cresciuta passo dopo passo, come in un’escursione, e che oggi aggrega 250 persone con le radici comuni nella zona. Nata nel 1971 come sotto sezione, dal 2016 è diventata autonoma.
“Ci unisce l’amore per il territorio e per l’escursionismo – racconta il presidente della sezione Massimiliano Miani -. Ma la montagna non è solo divertimento e svago. Ti permette di evadere dalla quotidianità, ti dà un senso di appagamento anche spirituale”. La sede sociale è a San Pietro al Natisone, la base operativa, da dove si parte per fare le escursioni è in una baita sul monte San Martino. Sono proprio le escursioni durante il fine settimana, come si sa, il motore del Cai, che richiamano insegnanti e professionisti, impiegati come lavoratori autonomi, giovani e meno giovani. Perchè il bello della montagna è proprio questo: è per tutti in base ai vari livelli di difficoltà.
“È un modo anche per tenere vive le Valli. Tanti che partecipano non vivono più in zona, ma magari ci sono nati o i loro genitori erano di qui – prosegue Miani -. Così restano legati al territorio e aiutiamo a scoprirlo meglio”. Accanto alle escursioni, tante altre attività sociali, come le feste e i momenti più culturali. Quest’anno, causa coronavirus, si è puntato maggiormente sul turismo di prossimità, valorizzando ulteriormente le bellezze più vicine. E poi c’è l’impegno del Cai per la cura del territorio, collaborando alla pulizia dei sentieri della zona, tagliando l’erba e sistemando le tabelle con le indicazioni, che sono fondamentali per chi si avventura in autonomia sui percorsi.
Per festeggiare i 50 anni di attività la sezione ha in programma una festa domenica 2 maggio, restrizioni permettendo. E intanto ha organizzato una challenge virtualmente tra tutti gli appassionati, che posso taggare ed inviare la foto sulle più belle vette delle Valli, dal Matajur al monte Purgessimo. “L’iscrizione al Cai garantisce una serie di coperture anche assicurative – conclude il presidente -. Nelle nostre escursioni sono sempre presenti diversi livelli di difficoltà, in modo che possano partecipare i nonni come i nipoti. Per questo stiamo lavorando anche a creare un gruppo giovani a cui trasmettere le emozioni e la grande passione che ci lega”