La banda ultralarga nelle valli del Natisone e Torre.
“Nel 60 per cento dei Comuni delle Valli del Natisone e del Torre rientranti nell’accordo di Programma per lo sviluppo della banda ultra larga, previsto dal cosiddetto Piano Nazionale Aree Bianche 2016, i lavori di infrastrutturazione sono stati terminati o verranno completati entro il mese di marzo. Per gli altri è prevista una ultimazione in estate ed entro la fine del 2022”. Lo ha assicurato l’assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti rispondendo ad una specifica interrogazione riguardante il piano tra la Regione e il Ministero dello Sviluppo economico che può contare su una dotazione iniziale di complessivi 101 milioni di euro. Con queste opere i Comuni saranno coperti con tecnologia mista, Fibra/FWA (Fixed Wireless Access), garantendo a tutte le unità immobiliari un collegamento in banda ultra larga ad almeno 30 Mbps.
Andando nel dettaglio dello stato di avanzamento del Piano, nei comuni di Attimis, Faedis, Lusevera, Magnano in Riviera e Taipana i lavori sono conclusi. A Pulfero le opere finiranno a marzo, così come a San Leonardo e San Pietro al Natisone. Per Drenchia, Grimacco, Savogna, Stregna la previsione è di ultimare i lavori nell’estate mentre a Tarcento e Torreano il cantiere si chiuderà per la fine dell’anno. Il comune di Nimis non rientra invece nel Piano in quanto coperto da privati.
Per quel che riguarda le aree non coperte o escluse dal Piano Aree Bianche 2016, è stato evidenziato che la strategia del governo è quella di farle rientrare nel nuovo Piano Italia a 1 Giga, finanziato nel contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Il 15 gennaio – ha chiarito Pizzimenti – Infratel ha pubblicato il bando di gara del valore di 3,7 miliardi di euro, per la concessione di contributi agli operatori con i quali finanziare progetti di nuove infrastrutturazioni. La presentazione delle offerte scade il 16 marzo, la convenzione dovrà essere definita entro il 30 giugno 2022 e l’attuazione del progetto si concluderà entro il 30 giugno 2026. Per quel che riguarda il Friuli Venezia Giulia, inserito nel lotto 12 assieme al Veneto, il bando prevede la copertura di 72.234 civici”.
“Per quanto attiene la connettività della telefonia mobile – ha aggiunto l’assessore regionale – è stato attivato un tavolo di confronto con gli operatori: la Regione si impegnerebbe a realizzare e mantenere i tralicci in aree particolarmente svantaggiate come, ad esempio, gli assi stradali delle vallate prive di connettività. Rimarrebbe invece in capo agli operatori di telecomunicazioni l’installazione e l’esercizio delle antenne, oltre alla relativa manutenzione. Qualora gli operatori, anche a fronte dell’investimento regionale, ritengano di non voler ugualmente attivare antenne nelle zone a bassa utenza – ha concluso Pizzimenti – la Regione potrebbe mitigare tali spese con appositi contributi”.