L’aggressione nel centro di Udine.
Immaginate di sentire delle urla disperate di una donna che invoca l’intervento della polizia. Immaginate di vedere altre due donne che strattonano un paio di pantaloni cercando di portarli via alla prima. Immaginate ora di trovarvi nel centro di una città, alla luce del sole, in pieno giorno, con altre decine di persone che guardano immobili la scena senza intervenire.
Sembra una di quelle cose che capitano in quartieri malfamati di città lontane, invece è quanto accaduto pochissimi giorni fa, il 13 di agosto, nel pieno centro di Udine. Da quanto si vede in un video diffuso su internet dalla nota pagina “Welcome to Favelas” presente su diverse piattaforme, una ragazza cinese invoca più volte aiuto urlando disperata e cercando la polizia, mentre altre due donne tentano di portarle via dalle mani dei pantaloni dopo essere uscite presumibilmente dal suo negozio.
Ciò che subito salta all’occhio dal video è l’inerzia di tutte le persone che assistono alla scena senza intervenire almeno per separare le tre donne che stanno arrivando alle mani. Ci sono adulti e bambini che guardano senza fare nulla perfino alla fine della querelle, quando, con i pantaloni in mano, le due donne si allontanano urlando pesanti insulti razzisti alla ragazza cinese.
“Come ti permetti di picchiare le donne, cinese di m….“, afferma la prima. “Stupida, cornuta, cinese di m…., vai a lavarti, coronavirus“, continua l’altra. Per terminare con un “Questa pensa che vado a rubare dai cinesi”. Le due si allontanano infine dal negozio senza conseguenze tra gli spettatori attoniti.