Un video immersivo per scoprire com’era il Duomo di Udine tra Medioevo e Rinascimento.
Tornare indietro nel tempo e ammirare il Duomo di Udine com’era nel Trecento, con gli archi gotici a sesto acuto, il soffitto a capriate e gli affreschi di Vitale da Bologna. È l’esperienza immersiva offerta dal video-documentario sulla storia dell’edificio sacro, che è stata presentata nella sala conferenze della Fondazione Friuli, alla presenza di autorità e studiosi.
La ricostruzione virtuale, promossa dall’Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, rappresenta il culmine di un progetto editoriale e multimediale avviato nel 2022 con la pubblicazione del volume “Il Duomo di Udine. Storia e architettura tra Medioevo e Rinascimento“, curato dal presidente dell’Istituto, Cesare Scalon, e realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del progetto Identità Culturale del Friuli (ICF).
Un viaggio nel tempo grazie alla tecnologia
Il video-documentario, della durata di 15 minuti, consente di esplorare virtualmente il Duomo così come appariva in epoche passate, a partire dalla sua consacrazione avvenuta il 16 giugno 1335 per opera del Patriarca Bertrando di Saint Geniès, fino alle trasformazioni rinascimentali e alla riforma del 1735 promossa dalla famiglia Manin.
“Questo progetto – spiega Cesare Scalon – intende richiamare l’attenzione sull’importanza storica e architettonica del Duomo di Udine, promuovendone la valorizzazione attraverso la collaborazione tra istituzioni ecclesiastiche e civili. L’obiettivo è farne una risorsa non solo per la comunità locale, ma anche per i turisti“.
Luca Mor, coordinatore della realizzazione del video, aggiunge: “Grazie all’elaborazione di dati storici e architettonici, siamo riusciti a mostrare l’evoluzione del Duomo, che nel Trecento fu simbolo della rinascita politica, economica e culturale di Udine. Il progetto offre inoltre una nuova consapevolezza di ciò che questo edificio ha rappresentato nella storia religiosa e civile della città”.
Collaborazione pubblico-privata e supporto istituzionale
La ricostruzione è frutto di una sinergia tra diversi soggetti: oltre all’Istituto Pio Paschini e alle università coinvolte, hanno partecipato l’Arcidiocesi di Udine, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Società Danieli SPA, la Fondazione Friuli, l’Editrice La Vita Cattolica e il Capitolo Metropolitano di Udine.
Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, ha sottolineato l’importanza del progetto, dichiarando: “Sono orgoglioso di questa collaborazione tra pubblico e privato, che valorizza il vasto patrimonio storico e culturale del Friuli Venezia Giulia. Grazie alle nuove tecnologie, possiamo ammirare il Duomo com’era nel Trecento: un’esperienza di grande fascino, che arricchisce non solo il panorama culturale ma anche quello turistico della regione”.
Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, l’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, il direttore della Fondazione Friuli Luciano Nonis, la consigliera comunale Stefania Garlatti Costa, e rappresentanti delle istituzioni accademiche e del gruppo Danieli. Il video-documentario sarà presto disponibile sui canali digitali dell’Arcidiocesi di Udine, rendendo accessibile a un pubblico più ampio un gioiello del patrimonio storico e artistico friulano, tra Medioevo e Rinascimento.