Importante riconoscimento per l’università di Udine.
Il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale (Dium) dell’Università di Udine è, per la seconda volta consecutiva, uno dei 180 dipartimenti di eccellenza degli atenei statali italiani per il periodo 2022-2027. Grazie a questo risultato riceverà dal Ministero dell’università e della ricerca 7.425.000 milioni di euro nel quinquennio che impiegherà nelle attività di ricerca, di didattica di elevata qualificazione (lauree magistrali, dottorati), nello sviluppo infrastrutturale e nel reclutamento del personale. L’elenco dei 180 dipartimenti di eccellenza è stato reso noto dal Ministero che per cinque anni li finanzierà con circa 271 milioni di euro ogni 12 mesi.
Anche questa volta il Dipartimento dell’Ateneo friulano è primo, ma da solo rispetto all’ex aequo del 2018, nell’area delle Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche (area Cun 10) la n.10) di cui fa parte. L’Università di Udine è l’unico ateneo regionale, e tra i due del Triveneto, ad aver raggiunto il primo posto in una delle 14 aree scientifico disciplinari in cui sono stati suddivisi i dipartimenti.
La soddisfazione del rettore.
Il rettore Roberto Pinton esprime “grande soddisfazione e orgoglio per il risultato raggiunto, frutto di un costante e proficuo impegno di tutto il dipartimento teso sempre al miglioramento e all’innovazione nella didattica e nella ricerca che conferma, dopo cinque anni, il nostro dipartimento ai vertici italiani nel settore scientifico di appartenenza”.
La direttrice, Linda Borean, ricorda “quanto il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale si sia sempre distinto per una intensa capacità progettuale e successo nella partecipazione a bandi competitivi di livello nazionale ed europeo, coniugando la forte tradizione nelle discipline umanistiche con prospettive metodologiche all’avanguardia e di frontiera. Grazie al secondo riconoscimento come dipartimento di eccellenza del sistema universitario italiano, il dipartimento potrà sviluppare e rafforzare le sue attività nella ricerca scientifica e nella didattica di elevata qualificazione, con significative ricadute anche sul territorio regionale”.