Il Rapporto Almalaurea sui laureati dell’Università di Udine.
Si conferma nettamente superiore alla media nazionale la condizione occupazionale dei laureati dell’Università di Udine, che registrano anche compensi più alti rispetto al dato generale: è quanto emerge dal XXVI Rapporto Almalaurea (https://www.almalaurea.it/) che ha coinvolto 78 università, il profilo formativo di circa 300 mila laureati e la condizione occupazionale di circa 660 mila laureati.
Laureati triennali: occupazione e compensi
A un anno dal conseguimento del titolo i laureati triennali hanno un tasso di occupazione dell’80,1%, rispetto al 74,1% nazionale. La retribuzione media mensile netta è di 1.406 euro a fronte dei 1.384 euro della media generale.
Laureati magistrali: occupazione e compensi
Superiori alla media nazionale anche le performance dei laureati di secondo livello: magistrali e a ciclo unico. A un anno dal titolo, sempre nel 2022, risultano occupati l’83,3% rispetto al 75,7 nazionale con una retribuzione media mensile netta di 1.508 euro, mentre la media nazionale è di 1.432 euro. A cinque anni dalla laurea il tasso di occupazione è del 92,2% rispetto all’88,2% generale e la retribuzione media mensile netta è di 1.806 euro rispetto ai 1.768 euro a livello nazionale.
Tirocini e grado di soddisfazione
Più in generale, i laureati dell’Ateneo friulano sono più impegnati nei tirocini rispetto alla media nazionale, 65,5% rispetto al 60,7%. Riguardo il grado di soddisfazione, è del 91% per l’esperienza universitaria nel suo complesso, del 90% per rapporti con i docenti e del 90,4% sull’adeguatezza delle aule.
Posizionamenti: l’elaborazione dei dati fatta dall’Università di Udine
I laureati magistrali e magistrali a ciclo unico a cinque anni dalla laurea hanno un tasso di occupazione che li colloca al 7° posto a livello nazionale. Inoltre, sono al 6° posto per il tempo medio d’ingresso nel mercato del lavoro: 3,4 mesi rispetto ai 4,9 a livello nazionale. I laureati magistrali a ciclo unico a un anno dalla laurea sono al 9° posto per l’occupazione. Si registra anche un 4° posto per il tempo medio d’ingresso nel mercato del lavoro: 3,1 mesi rispetto ai 4,5 nazionale.
“Anche quest’anno i dati Almalaurea sono molto positivi per il nostro Ateneo – sottolinea il rettore Roberto Pinton –. Confermano e rafforzano la notevole attrattività del mondo del lavoro verso tutti i nostri laureati. E questo grazie a un costante e pluriennale impegno per garantire ai nostri studenti corsi di studio di qualità, un’attività di ricerca competitiva anche a livello internazionale, servizi adeguati e sempre pronti a cogliere le nuove esigenze emergenti, e strutture, come aule, laboratori, biblioteche, sale studio, spazi vitali, fondamentali per permettere ai nostri giovani di dare il massimo durante il percorso universitario. Di questo quadro, parte fondamentale è la fortissima e capillare attività di collegamento con le realtà aziendale e delle professioni per facilitare l’incontro con i nostri laureati”.
L’Università di Udine, ha sottolineato il delegato dell’Ateneo al placement e ai rapporti con le imprese, Marco Sartor, “offre ai propri studenti e laureati servizi di supporto all’occupazione unici a livello nazionale. Tra questi, il servizio “Ad Personam”, che prevede incontri individuali di orientamento in uscita, le piccole fiere del lavoro dipartimentali, i “Mercoledì del placement”, e i grandi eventi generalisti, il “Job Breakfast” e la Fiera del lavoro dell’Associazione dei laureati in ingegneria gestionale. Offriamo inoltre un servizio continuativo di incontro tra domanda e offerta di lavoro e visite aziendali finalizzate al placement, chiamate “Career Tour”. Questo ricco e variegato insieme di servizi, sviluppato negli anni anche grazie al prezioso contributo della Fondazione Friuli, sta contribuendo a determinare questi eccellenti risultati occupazionali”.
La condizione occupazionale.
L’indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato 4899 laureati dell’Ateneo friulano, di cui 1.796 triennali, 1031 magistrali a un anno dal titolo (756 magistrali biennali, 275 magistrali a ciclo unico) e 977 a cinque anni (721 magistrali biennali, 249 magistrali a ciclo unico). È considerato occupato chi è impegnato in un’attività retribuita, di lavoro o di formazione. Sono state studiate le performance a un anno dal titolo, conseguito nel 2022, e a cinque, nel 2018.
I laureati triennali
Le performance occupazionali rilevate si riferiscono ai laureati triennali che hanno scelto di immettersi direttamente nel mercato del lavoro, il 42,4%. Il 56,2% invece ha deciso di proseguire gli studi. Tra gli occupati, a un anno dalla laurea triennale, il 17,9% prosegue con il lavoro iniziato in precedenza, il 17,7% ha cambiato lavoro e il 64,3% ha iniziato a lavorare dopo il conseguimento del titolo.
Il 38% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, il 29,5% a tempo determinato. Il 7,7% svolge un’attività in proprio come libero professionista, imprenditore, ecc. Il lavoro part-time riguarda il 14,5% degli occupati. La retribuzione è in media 1.406 euro mensili netti. Per quanto riguarda l’efficacia del titolo, il 59,3% lo considera molto efficace o efficace per il lavoro svolto.
I laureati magistrali a un anno e a cinque anni dal titolo
A un anno dalla laurea magistrale e magistrale a ciclo unico il 19,8% prosegue il lavoro iniziato prima del titolo, il 21,1% ha invece cambiato lavoro; il 59% ha iniziato a lavorare solo dopo la laurea. Il 24,5% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato, il 31,6% a tempo determinato. Il 7,6% svolge un’attività in proprio come libero professionista, imprenditore, ecc. Il lavoro part-time coinvolge l’10% degli occupati.
La retribuzione è in media di 1.508 euro mensili netti (1.482 euro per i magistrali biennali e 1.586 euro per i magistrali a ciclo unico). Il 69,6% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo (il 61,7% dei magistrali biennali e il 93% dei magistrali a ciclo unico).
A cinque anni dal titolo i laureati magistrali e magistrali a ciclo unico assunti a tempo indeterminato sono il 56,5%, quelli a tempo determinato il 15,7%. Svolge un’attività in proprio il 12,8%. Il lavoro part-time coinvolge il 4,2% degli occupati.
Le retribuzioni arrivano in media a 1.806 euro mensili netti (1.795 per i magistrali biennali e 1845 per i magistrali a ciclo unico). Il 76% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto (è il 69,1% tra i magistrali biennali e il 92,5% tra i magistrali a ciclo unico). Per quanti riguarda i settori occupazionali, il 59,5% lavora nel privato, il 39,2% nel pubblico e l’1,3% nel non-profit. In particolare, i servizi assorbono il 72,7% dei laureati, l’industria il 24%, l’agricoltura il 2,7%.
Il profilo dei laureati.
I laureati nel 2023 dell’Università di Udine coinvolti nel Rapporto sul profilo dei laureati sono 2.968, di cui 1.934 triennali, 778 magistrali biennali e 256 a ciclo unico.
Cittadinanza, provenienza, formazione
I laureati con cittadinanza estera sono il 2,6%: il 2,5% tra i triennali e il 3,9% tra i magistrali biennali. Il 26% dei laureati viene da fuori regione; in particolare è il 22,7% tra i triennali e il 33,8% tra i magistrali biennali. Possiede un diploma di tipo liceale il 56,8% dei laureati: è il 51,8% per i triennali e il 58,9% per i magistrali biennali. Possiede un diploma tecnico il 36,6% dei laureati: il 40,3% per i triennali e il 35,7% per i magistrali biennali. La restate quota di laureati ha un diploma professionale o estero.
Riuscita negli studi universitari
Complessivamente i laureati hanno una età media di 25,7 anni. È di 24,8 per i laureati triennali e di 27,5 anni per i magistrali biennali. Sul dato influisce il ritardo nell’iscrizione all’università: non tutti i diplomati, infatti, si immatricolano subito dopo aver ottenuto il titolo. Il 64,5% dei laureati termina gli studi in corso: il 62,3% tra i triennali e il 68,5% tra i magistrali biennali. Il voto medio di laurea è 102,5 su 110: 99,9 per i laureati triennali e 107,6 per i magistrali biennali.
Tirocini, esperienze all’estero, lavoro durante gli studi
Il 65,5% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi. Nello specifico, il 67,7% tra i laureati triennali e il 62,2% tra i magistrali biennali (questo valore cresce all’82,2% considerando anche coloro che l’hanno svolto solo nel triennio). L’8,5% ha compiuto un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea (Erasmus innanzitutto). Di questi: il 6,5% sono laureati triennali e il 12,6% per magistrali biennali (quest’ultima quota sale al 18,9% considerando anche coloro che le hanno compiute solo nel triennio). Il 70% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi: il 69,1% tra i laureati triennali e il 70,9% tra i magistrali biennali.