Poco meno di un mese a UdinJump.
Il salto in alto è un’arte per pochi eletti. Una disciplina che punta al superamento dei propri limiti e della forza di gravità, l’attitudine a puntare al cielo. Un’attività sportiva che richiede un certosino e scientifico lavoro quotidiano: UdinJump Development è la perfetta sintesi di tale assunto. D’altronde, se da quando il neozelandese Sir Edmund Percival Hillary fu il primo a conquistare la vetta del monte Everest, nel 1953, sono state settemila le persone capaci di fare altrettanto, i record del salto in alto sono molto più esclusivi. Il primo a saltare i 2.40 fu il russo Rudol’f Povarnicyn, nell’agosto del 1985. Da quel momento, solo pochi atleti eletti sono stati capaci di superare l’asticella a quell’altezza, comprendendo sia i salti outdoor, sia quelli indoor.
Il recordman è il mitico cubano Javier Sotomayor, 2.45 outdoor e 2.43 indoor. Oltre a “Soto”, grande amico di UdinJump e presenza fissa al palaBernes nelle ultime edizioni di UdinJump Development, gli altri a superare i 2.40 nella storia del salto in alto sono stati il qatariota Mutaz Essa Barshim, gli svedesi Patrik Sjöberg e Stefan Holm, i russi Igor Paklin, Vjačeslav Voronin, Ivan Uchov e Aleksej Dmitrik, il rumeno Sorin Matei, gli statunitensi Charles Austin e Hollis Conway, il canadese Derek Drouin, il tedesco Carlo Thränhardt, e gli ucraini Bohdan Bondarenko e Andrij Procenko.
I campioni del salto in alto arrivano in Friuli.
Proprio quest’ultimo, sempre presente nelle ultime stagioni a UdinJump Development, vincitore dell’edizione 2021, rappresenta quindi uno dei principali protagonisti della scena del salto in alto mondiale che illuminerà il proscenio del prossimo 6 febbraio, al palaIndoor “Ovidio Bernes” di Paderno, alle porte di Udine.
Anche grazie alla presenza di fenomeni come Andrij Procenko, UdinJump Development ha raggiunto la Top 3 del ranking mondiale della World Athletics nell’ambito della classifica della Competition Performance. Nel 2024, il meeting di salto in alto, ideato e promosso dall indimenticabile Alessandro Talotti e oggi portato avanti dallo staff coordinato da Mario Gasparetto, vivrà la sua sesta edizione, proseguendo anche nello sviluppare il connubio tra grande sport e ricerca scientifica applicata allo sport che, fin da subito, è stato uno dei tratti salienti e caratterizzanti della manifestazione voluti dallo stesso Alessandro.
Con Andrij Procenko e con il previsto ritorno in pedana della sanvitese Alessia Trost in Friuli, davanti alla sua tifoseria, in una competizione di alto profilo tecnico con Elena Vallortigara, bronzo mondiale nel 2022 a Eugene, e la campionessa Mahuchykh, UdinJump Development 2024 promette spettacolo.