Importante passo avanti per l’eliminazione dei passaggi a livello a Udine.
Un passo importante per l’annosa questione dei passaggi a livello che tagliano Udine lungo la tratta ferroviaria Udine-Pm Vat, o meglio, per la loro eliminazione: oggi, infatti, la Regione, Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Comune di Udine, hanno siglato una storica intesa per la realizzazione dei lavori del cosiddetto ‘Nodo di Udine’.
“Si tratta di importanti opere ferroviarie, peraltro già in corso che, con questo protocollo, seguiranno uno scandito cronoprogramma, così come, in accordo con il Governo, saranno erogati i finanziamenti necessari alla cantierizzazione degli interventi e quindi alla loro esecuzione” ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture, Cristina Amirante che ha sottoscritto il protocollo assieme all’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, e ad
Alberto Felice De Toni, sindaco del Comune di Udine, alla presenza, tra gli altri, del viceministro Vannia Gava.
Gli obiettivi.
“Il primo obiettivo – ha spiegato l’esponente dell’Esecutivo – è quello di avere un nodo ferroviario performante: lavoriamo perché abbia la giusta capacità per poter assorbire un traffico ferroviario che si incrementa sempre più, grazie agli investimenti che stiamo facendo in Friuli Venezia Giulia a favore delle merci che arrivano nei nostri porti e interporti. Questo ci darà modo anche di sgravare dal traffico, anche da un punto di vista di sostenibilità ambientale, le strade della nostra regione”.
“Il secondo obiettivo di questo composito intervento è quello di rendere più performante il sistema ferroviario in termini di passeggeri, quindi aumentare il numero dei treni che transitano in Friuli Venezia Giulia, oltre ad aumentare la loro velocità di percorrenza sulle nostre linee, e a incrementare pure il numero di passeggeri, come già stava avvenendo in questo periodo, in particolare negli ultimi due anni, 2023 e 2024″ ha poi aggiunto Amirante.
“Terzo obiettivo fondamentale, molto importante per la città di Udine, è quello della ‘ricucitura’ urbana, con una dismissione progressiva dei passaggi a livello, fino ad arrivare a una rigenerazione delle aree oggi interessate dal passaggio dei treni. In questo modo, il tessuto di Udine non solo non avrà più ‘censure’, ma godrà anche nuove zone di incontro, aree da ideare attraverso un progetto che condivideremo con il Comune di Udine. Rfi svolgerà un primo studio di valutazione per la riconversione di questo asse ferroviario che andrà dismesso nel tempo”.
Il Comune di Udine.
“Il protocollo che sottoscriviamo oggi è certamente un passo avanti importante per la riqualificazione di una infrastruttura che condiziona la quotidianità della città – ha detto il sindaco De Toni -. Comune, Regione e Rete Ferroviaria Italiana per la prima volta si siedono allo stesso tavolo e siglano un’intesa che mette nero su bianco l’impegno per il futuro della città e il superamento definitivo di un nodo critico”.
“Come Comune – ha continuato -, accogliamo con favore il protocollo siglato oggi e ringraziamo Regione FVG e RFI per l’intesa trovata. Nei prossimi 90 giorni conosceremo il cronoprogramma delle opere: poter contare su progetti esecutivi pronti e fasi scandite ci rende ottimisti per l’arrivo dei finanziamenti. Come Comune di Udine il nostro ruolo sarà quello di monitorare l’avanzamento dell’opera, augurandoci che a questo punto di partenza seguano sviluppi concreti per l’eliminazione della tratta interna alla città prima possibile e per la riqualificazione di un’area della città molto importante. Tutto questo in sinergia con le istituzioni, in primis la Regione, e RFI. A questo proposito colgo positivamente la presenza della viceministra all’Ambiente Vannia Gava e dell’onorevole Graziano Pizzimenti alla firma di questa mattina”.