Ricollocate le pietre d’inciampo a Udine
Sono state ricollocate la mattina del 7 giugno, in via Treppo, le nove pietre d’inciampo in memoria degli agenti della Polizia che morirono nei campi di sterminio nazisti. A seguito dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del marciapiede, sono state riposizionate le stesse, posate lo scorso 22 aprile nel tratto antistante il Conservatorio Jacopo Tomadini, dove si trovava la sede della Questura.
Nel 1944 la Questura di Udine fu interessata da rastrellamenti da parte delle SS naziste, che portarono all’arresto di una quarantina di funzionari, guardie di pubblica sicurezza e personale civile: dieci furono deportati nei campi di sterminio e nove di essi non fecero più ritorno a casa.
Il progetto da un’idea di un artista tedesco
Il progetto Stolpersteine, in Italia chiamate pietre d’inciampo, nasce nel 1995 dalla volontà dell’artista tedesco Gunter Demnig che volle ricordare le vittime del nazismo, indipendentemente da etnia e religione. La memoria consiste in una piccola targa d’ottone della dimensione di un sampietrino, 10 per 10 centimetri, posta davanti alla porta della casa in cui abitò la vittima o nel luogo in cui fu fatta prigioniera, sulla quale sono incisi il nome della persona, l’anno di nascita, la data, l’eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta.