In seguito al recente ritrovamento di coltelli, bastoni e altri strumenti contundenti nelle strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di Udine, Luca Onorio Vidoni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, ha espresso un forte sostegno alle Forze dell’Ordine. In una nota, Vidoni ha sottolineato la necessità di strumenti repressivi più efficaci e di una maggiore collaborazione delle strutture ospitanti per garantire la sicurezza pubblica. L’esponente di Fratelli d’Italia ha inoltre puntato il dito contro il sindaco di Udine, invitandolo ad assumere un ruolo più attivo nella gestione dell’ordine pubblico.
“Desidero innanzitutto esprimere un plauso e un doveroso ringraziamento alle Forze dell’Ordine per l’ottima operazione di controllo effettuata nei giorni scorsi nelle strutture di accoglienza di via Chisimaio e di piazzale Cella, dove sono stati rinvenuti coltelli, bastoni e altri strumenti contundenti nelle stanze dei minori stranieri non accompagnati – spiega Vidoni – . Mentre l’estrema sinistra e la criminalità organizzata continuano a sferrare attacchi alle nostre Forze dell’Ordine, accusandole di ogni nefandezza, noi di Fratelli d’Italia ci schieriamo convintamente al loro fianco, riconoscendo che la sicurezza dei cittadini è, e deve sempre restare, una priorità assoluta”.
“Anche nel caso dei minori stranieri non accompagnati non dobbiamo avere paura di dire che servono strumenti repressivi per allontanare i casi più problematici dal punto di vista della sicurezza – prosegue Vidoni – . Al tempo stesso è però indispensabile un’assunzione di responsabilità e un pugno duro da parte delle stesse strutture che li ospitano, che dovrebbero collaborare con le Istituzioni per ridurre il numero degli stranieri all’interno dei propri centri e individuare coloro che, per comportamenti o precedenti, andrebbero immediatamente isolati. Trovo inaccettabile e fuorviante la volontà di minimizzare, come ha fatto il presidente di Casa Immacolata don Emilio De Roja, Vittorino Boem, il ritrovamento di tali armi, derubricandole a semplici oggetti di uso quotidiano, considerato che alcuni di questi strumenti sono stati utilizzati o avrebbero potuto esserlo a fini violenti.
“Fratelli d’Italia e il Governo stanno lavorando per modificare le norme vigenti, puntando a un inasprimento delle pene per resistenza, violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale, all’introduzione del reato di rivolta in carcere, a dotare le Forze dell’Ordine di maggiori strumenti di difesa e a garantire loro una più ampia tutela legale. Auspichiamo che questi provvedimenti siano sostenuti da tutte le forze politiche in quanto si tratta di interventi urgenti e non più rinviabili, perché chi mette a repentaglio la sicurezza delle nostre comunità deve essere sanzionato in modo adeguato.
“Se da un lato il Governo centrale è al lavoro, dall’altro l’attuale Amministrazione comunale di Udine resta colpevolmente silente di fronte a una situazione tanto grave. È giunta l’ora che il sindaco De Toni e la sua Giunta aprano finalmente gli occhi. Mi permetto di ricordare al sindaco quanto stabilisce l’articolo 54 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL), che gli assegna ruoli e funzioni precise in materia di ordine e sicurezza pubblica. Qualora non ne fosse al corrente, gli suggerisco di rileggere con attenzione tali disposizioni, sempre che le abbia mai lette. D’altronde, è evidente che laddove le amministrazioni locali sottovalutano il problema dell’accoglienza e della sicurezza, si moltiplicano episodi di delinquenza e microcriminalità, come purtroppo già accaduto anche a Udine”, conclude Vidoni