Lotta al caporalato, tavolo permanente in prefettura a Udine.
Un Tavolo tecnico permanente per monitorare e combattere ogni forma di sfruttamento lavorativo, dalle irregolarità e violazioni in materia di sicurezza al più grave fenomeno del caporalato, è stato presieduto dal Prefetto di Udine presso il palazzo governativo di via Pracchiuso. Presenti il Questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, oltre che i referenti degli Uffici regionali competenti in materia di immigrazione, di risorse agroalimentari, forestali, ittiche, montagna e di politiche economiche patrimoniali comunitarie e i rappresentanti di Inail, Inps, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Camera di Commercio, Acli e le sigle sindacali Cisl, Cgil, Uil, Ugl.
Il confronto interistituzionale ha fatto emergere la necessità di attuare quanto prima uno scambio di dati, informazioni e metodologie, nonché di mettere a fattor comune le varie competenze tecniche, al fine di acquisire tutti gli elementi di valutazione per eventuali interventi mirati. Le sigle sindacali hanno riportato alcune esperienze derivanti dal rapporto con lavoratori immigrati e hanno avanzato alcune proposte per una maggiore sensibilizzazione sugli strumenti di tutela che il nostro ordinamento offre a tutti i lavoratori.
L’Inps e l’Inail hanno illustrato le modalità in cui si esplica la propria attività istituzionale di vigilanza e l’Ispettorato del Lavoro si è soffermato sul più recente operato dell’ente soprattutto nel settore agricolo e della logistica. Anche gli uffici regionali hanno partecipato con attenzione informando di un recente progetto diretto al recepimento delle Linee guida nazionali redatte nell’ambito del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.
Il Tavolo è stato individuato quale strumento permanente di monitoraggio e di confronto e avrà una composizione ristretta e dinamica. Tra le azioni che sono già state individuate quali prioritarie per il contrasto al fenomeno dello sfruttamento lavorativo in tutte le sue forme, e che saranno perseguite nelle prossime riunioni del Tavolo da calendarizzarsi a breve, vi sono la sensibilizzazione degli operatori di uffici e sportelli a contatto con immigrati; la distribuzione di apposite brochure informative; le visite nelle aziende da attuarsi secondo uno specifico cronoprogramma; un’osservazione attenta su luoghi e attività caratterizzate da maggiore presenza di stranieri.