Verso le elezioni a Udine.
Alberto Felice De Toni non ha dubbi: il grande errore di Pietro Fontanini in questi anni è stato la mancanza di ascolto. All’approssimarsi delle elezioni a Udine, il candidato della coalizione che riunisce parte del centrosinistra e di movimenti civici critica l’amministrazione uscente per il mancato confronto con gli udinesi.
“Nei tantissimi incontri che ho avuto nei quartieri in questa campagna elettorale, i cittadini si sono sempre lamentati del fatto che in questi anni non si sono sentiti ascoltati – dice -. È successo, tanto per fare un esempio, a Paderno con il progetto del tempio crematorio. In altri casi sono stati gli stessi cittadini a protestare energicamente per chiedere al Comune un passo indietro rispetto a scelte prese. Basti pensare a via Mercatovecchio, che voleva riaprire al traffico, ma che invece ha pedonalizzato dopo le proteste e una raccolta firme, o all’ex Dormisch, dove il sindaco voleva realizzare un supermercato. Quella sui rifiuti, poi, è un’altra retromarcia stavolta annunciata, perché Fontanini sembra, dopo quattro anni, sposare ora il nostro modello. Le retromarce del sindaco in questi cinque anni hanno dimostrato che la direzione in cui Fontanini vuole andare sono sbagliate ed è per questo che i cittadini hanno perso fiducia. In retromarcia si va piano. Bisogna inserire la quarta e, se possibile, anche la quinta”.
I temi del programma di De Toni per le elezioni a Udine.
De Toni sintetizza poi le priorità della sua agenda: “Il tema della gestione dei rifiuti e della pulizia della città sono molto sentiti. Mi duole dirlo, ma anche in questo caso, il sindaco ha calato dall’alto un sistema di raccolta porta a porta senza prima ascoltare le reali esigenze di cittadini e amministratori. Il “modello Fontanini”, così com’è, non funziona e tra gli impegni che ci siamo presi c’è quello di rivedere completamente il sistema tarandolo finalmente sulle reali esigenze a seconda delle tipologie abitative. A questo va aggiunto il potenziamento e l’introduzione dei cestini dei rifiuti differenziati, attualmente insufficienti, introducendo anche lo spazzino di quartiere che, in costante contatto con i cittadini, intervenga per garantire quella pulizia di strade e marciapiedi attualmente in uno stato indecoroso per una bella città come Udine.
C’è poi il tema della sanità “Anche questo è particolarmente sentito. Oltre al potenziamento degli ambulatori di quartiere, che fino ad oggi, visti gli orari di apertura, sembrano essere stati creati più per propaganda che per reale interesse nei confronti dei cittadini, il Comune deve essere in prima linea nel rilancio dell’Ospedale. Il sindaco ha il dovere di controllare i servizi offerti e denunciare a gran voce quando questi non sono all’altezza. E, in tal senso, il silenzio di Fontanini in questi anni è stato imbarazzante”.
Infine, un progetto di riqualificazione urbanistica: “Tra le tante proposte che abbiamo c’è quella su piazza Primo Maggio che, collegata finalmente al colle del castello, diventi un grande polmone verde a ridosso del centro storico e di cui tutti i cittadini, famiglie, bambini o anziani possano godere in sicurezza. Un progetto realizzabile subito, a basso costo e che non prevede stravolgimenti alla viabilità”.
La Udine del futuro secondo De Toni.
“Udine ha bisogno di tornare a sognare. La città deve riprendersi la sua funzione e il suo ruolo oggi indubbiamente marginali nel contesto regionale rispetto ad altre città come Trieste e Pordenone. Udine deve tornare ad essere la capitale del Friuli nel senso di “caput”, ovvero di testa che pensa al Friuli. Immaginiamo quindi un futuro diverso. Da industriale prima ed emporiale poi, la città è diventata sempre più un centro di servizi. Vogliamo quindi puntare a far diventare il capoluogo friulano come la città del terziario avanzato e del digitale, che interessi settori fondamentali come istruzione, salute, giustizia, così come professioni, e quindi anche cultura, turismo, commercio e agroalimentare. In poche parole una Udine capitale del terziario avanzato, capace di erogare qualificati servizi a persone, famiglie e imprese, e capace di guidare la transizione ecologica e digitale. Una città dove la qualità della vita è alta, dove le persone decidono di venire a vivere perché Udine è bella”.
Il pronostico per le elezioni a Udine di De Toni.
“Ho sempre definito la colazione che mi sostiene “a tridente” – conclude il candidato -. Una coalizione nuova, un laboratorio originale, che riunisce il centrosinistra con Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra, il centro liberale-democratico-riformista con il Terzo Polo, ma anche numerose forze civiche e autonomiste che hanno dato vita alla lista che porta il mio nome. Gli udinesi sono stanchi di andare in direzioni sbagliate per poi tornare indietro. Solo chi vuol far finta di non sentire o vedere la realtà pensa che la gestione di Udine in questi cinque anni sia stata buona. Se temo Fontanini? Direi assolutamente no, anzi. Nei tanti confronti avuti insieme con tutti i candidati, Fontanini è stato quello che sempre più spesso, man mano che si sono iniziati ad affrontare temi concreti, è sembrato in difficoltà. Nelle nostre proposte abbiamo messo al centro le persone. E, come dico sempre, sono le persone a fare la differenza”.