Troppe interpretazioni dei decreti, la confusione dei negozianti.
La Confcooperative di Udine denuncia la scarsa chiarezza sulle interpretazioni dei diversi decreti attuati dal governo riguardo gli esercizi commerciali. Infatti, le regole cambiano da un territorio ad un altro dunque un’attività consentita in un comune, non lo è in quello vicino.
“Alcune zone adottano interpretazioni più severe di quelle auspicate dalla stessa Presidenza del Consiglio che ha cercato di chiarire i margini di applicazione dei Dpcm dell’11 e 22 marzo”, dichiara il presidente di Confcooperative Udine, Franco Baiutti.
L’effetto di questa confusione è una grande incertezza tra i commercianti. “Serve un’interpretazione univoca. Parliamo di prodotti che i cittadini richiedono, quindi se un articolo non si trova in un negozio ma in un altro sì, si favoriscono gli spostamenti delle persone”, conclude Baiutti.