Le novità della Udine Cocktail Week 2025.
Non tradisce il suo spirito e la sua vocazione ma si adatta alle tendenze di mercato, la Udine Cocktail Week. E per la 4° edizione della rassegna dedicata al buon bere miscelato – in programma da venerdì 25 aprile a venerdì 2 maggio nella città friulana – gli organizzatori si aprono alle istanze no-alcohol e low-alcohol, proponendo un numero significativo di drink analcolici o a basso impatto alcolico. Per il resto, rimane invariato il sapore decisamente fusion che caratterizza l’appuntamento da quando ha stretto un legame con il Far East Film Festival, la più importante rassegna di cinema dell’Estremo oriente in Europa.
Dopo il successo delle prime tre edizioni e l’exploit dell’anno scorso, che ha coinvolto 15 locali e visto la partecipazione di oltre 400 persone solo alle masterclass, nella città friulana si rinnova l’appuntamento con la mixology di qualità, forte di un calendario ricco di degustazioni guidate da esperti del settore, masterclass, corsi ed eventi culturali. Non mancheranno guest con protagonisti alcuni dei nomi più importanti del panorama italiano: alcuni sono ormai veterani, come i bartender Giancarlo Mancino e Samuele Ambrosi, mentre per altri si tratterà di un debutto.
Gli eventi.
Tra le masterclass più importanti, quella che vede il ritorno a Udine di Giancarlo Mancino, che per l’occasione porta con sé un ospite d’onore, Salvatore “The Maestro” Calabrese dal Donovan. Il primo si occuperà del Negroni e dell’aperitivo italiano, il secondo racconterà il suo Breakfast Martini. Dal canto suo, Cristina Nonino racconterà al pubblico asiatico la grappa e l’amaro dell’azienda di famiglia. E ancora: la Sake Company terrà un appuntamento dedicato sia al sakè che ai più noti distillati giapponesi dallo shochu all’awamori, mentre in una masterclass in collaborazione con Diageo Tea Alberizzi racconterà l’utilizzo delle spezie (in primis il coriandolo) nel gin e la nascita del Tanqueray. Infine, Federico Gaiga (Pernod Ricard) illustrerà i sei elementi del gin Ki No Bi, destrutturando i sei gruppi di botaniche alla base del distillato, mentre Samuele Ambrosi condurrà un laboratorio sulla Garnish Make Up in collaborazione con Flower Cocktails e The Sister’s Dry Gin.
Un altro trend cui gli organizzatori della Udine Cocktail Week sono molto legati è quello del legame con il territorio, ed ecco che in calendario trova spazio la masterclass con l’acetaia Midolini, il cui ambassador Simone Maion mostrerà l’uso del balsamico in mixology, a riprova di come il tempo possa influire sull’evoluzione dei sentori e sulla concentrazione degli aromi. Anche in questo caso, è presente un’attenzione al mondo low-alcohol e alla parte beverage si lega un food pairing asiatico. Va letta come valorizzazione del territorio anche la scelta di allestire una serata all’interno del bar Contatto, un locale che si trova sotto il foyer del teatro Palamostre: negli spazi storicamente progettati da un noto interior designer, si terrà il live dj set di un’artista asiatica con proiezioni audio-video.
L’anteprima.
Altra novità di quest’anno è la preview della Udine Cocktail Week, in scena dal 3 al 6 aprile. Tra gli eventi in programma, venerdì 4 aprile al Fucine Bistrot i due storyteller Francesco Scalettaris e Giò Di Qual descriveranno a modo loro la nascita dei whisky giapponesi: il primo racconterà, il secondo illustrerà con tavole proiettate sullo schermo, durante una degustazione guidata. “Per rimarcare l’impronta ecologica e per cercare di portare sempre qualcosa di curioso – spiegano con soddisfazione gli organizzatori, Jana e Gianmaria Passone di IDEA – quest’anno grazie alle competenze di Andrea Basso della nota e prestigiosa catena Pasticceria Beltrame, abbiamo introdotto in alcuni eventi delle cocktail list commestibili. Ogni anno di più la Udine Cocktail Week si rivolge a un pubblico trasversale (incluso quello che preferisce cocktail analcolici) che frequenta i locali aderenti, un aspetto che è stato particolarmente apprezzato dai nostri sponsor che ritengono essere questa una formula vincente. Siamo inoltre particolarmente orgogliosi sia del legame con il Far East Film Festival, che ci ha spinto a continuare a studiare tocchi di stampo orientale nei nostri eventi, sia del fatto che per una settimana Udine diventi una vetrina di rilevanza nazionale”.