Il 5G fa discutere anche a Udine, le nuove antenne all’attenzione di Fontanini

La richiesta dell’Alleanza Stop5G di Udine.

Anche Udine vuole vederci chiaro nella questione del 5G. Infatti, l’amministrazione intende effettuare ulteriori approfondimenti sulla tematica. Finora, la scienza non ha ancora effettuato studi sulla banda più alta di frequenze 5G ed è stata valutata solo una parte delle conoscenze scientifiche, quella che ritiene che le frequenze non ionizzanti siano pericolose solo se provocano danni termici. Tuttavia, da considerare, sono le opinioni degli scienziati che riconoscono l’esistenza di effetti biologici.

In Friuli, i comuni di Lauco, Caneva, Pontebba e Azzano Decimo hanno già emanato atti per bloccare la diffusione di queste antenne. A dire la sua è anche l’Alleanza italiana Stop5G Udine e provincia che segnala come le istituzioni di riferimento non abbiano ancora una documentazione sulla sicurezza del 5G e non abbiano maturato alcuna opinione. Inoltre, l’Alleanza sottolinea come il decreto Cura Italia riconosca il ruolo strategico delle telecomunicazioni sostenendo la necessità di potenziare le infrastrutture.

Secondo il gruppo, questa sarebbe una concessione di potere illimitata alle aziende che porterà ad una più rapida implementazione della tecnologia 5G. In questo contesto, un’ordinanza del sindaco Fontanini avrebbe un ampio sostegno dai cittadini, preoccupati per la loro salute. L’Alleanza Stop5G della città chiede al primo cittadino di agire per una moratoria su questa tecnologia che non può essere imposta sulla popolazione fino a quando non ci saranno studi comprovati che eliminino il pericolo di danni per l’uomo e l’ambiente.