A Udine la posa delle pietre d’inciampo: “La libertà non è mai per sempre, va protetta”

La pietra d'inciampo in via Volturno in ricordo di Francesco Telesca

La cerimonia a Udine per la posa delle pietre d’inciampo.

Nella mattinata di oggi, venerdì 24 gennaio, si sono tenute le cerimonie di posa delle pietre d’inciampo dedicate ai cittadini udinesi catturati, deportati e uccisi nei campi di sterminio della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale. Quest’oggi sono stati posizionati i primi cinque monumenti incastonati nei marciapiedi udinesi, mentre nella mattinata di domani, sabato 25 febbraio si terranno le cerimonie per le restanti cinque pietre. In totale, sono 10 le pietre d’ottone che si vanno ad aggiungere a quelle già presenti, portando il totale di questi speciali luoghi della memoria del comune di Udine a 37.

Il programma, organizzato dal servizio cultura del Comune di Udine in collaborazione con ANPI FVG, APO e ANED, ha visto una folta rappresentanza istituzionale durante ogni appuntamento. Alle rappresentanze delle associazioni coinvolte e diverse centinaia di studenti degli istituti scolastici udinesi, si sono uniti anche i rappresentanti del Comune di Udine, a cominciare dal sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, seguito dal vicesindaco Alessandro Venanzi, l’assessore alla Cultura Federico Pirone, l’assessora allo Sport Chiara Dazzan, e l’assessore alla Salute Stefano Gasparin.

“La posa di ognuna delle pietre d’inciampo è un momento di riflessione che ci invita a ricordare le vittime innocenti della persecuzione nazifascista. Questi simboli, incastonati nelle strade che percorriamo ogni giorno, ci obbligano a fermarci, a chinarci idealmente e fisicamente sulla memoria di coloro che furono strappati dalle loro case, dalle loro famiglie e dalla loro quotidianità per essere condotti verso un destino di sofferenza e morte. Con la loro sobrietà e discrezione, le Pietre d’Inciampo, ci pongono di fronte a quesiti profondi sulla natura dell’odio e della discriminazione, su episodi tragici della storia dell’uomo, avvenuti solamente 80 anni fa”, è il commento di De Toni.

“A Udine, queste pietre rappresentano frammenti di memoria disseminati in una mappa della deportazione che raccontano storie di coraggio, di dolore e di resistenza, di persone che hanno compiuto una scelta di libertà. Oggi – ha proseguito De Toni – rendiamo omaggio ai nostri concittadini, uomini e donne, che hanno pagato con la vita il prezzo della loro identità, delle loro idee, della loro opposizione al regime. Ognuno di loro ha lasciato un’eredità morale che dobbiamo preservare e trasmettere alle generazioni future. La libertà non è mai per sempre, è necessario tutelarla, coltivando valori di tolleranza e inclusione, giustizia e solidarietà”.

“Oggi e domani ricordiamo persone che hanno sacrificato la propria vita per un futuro diverso dalla realtà d’odio e discriminazione che ha decretato il loro assassinio – ha aggiunto Pirone -. ‘Inciampare’ nei marciapiedi udinesi su queste pietre significa anche dare un senso al tempo che viviamo, impegnandoci ogni giorno a renderlo un tempo più giusto”.

Le cinque pietre d’inciampo posate.

Cinque, come detto, gli appuntamenti che si sono tenuti questa mattina, sia in centro storico che nei quartieri della città, a cui hanno partecipato anche i parenti e gli eredi delle vittime udinesi delle deportazioni naziste, che oggi il Comune di Udine ha voluto omaggiare. L’inizio degli eventi in via Tolmezzo 87, dove la pietra incastonata porta il nome di Vittorio Coss, arrestato nel 1944, deportato a Dachau e assassinato il 29 agosto a Neuengamme.

Seconda tappa in via Cividale 91, dove risiedeva Domenico Noro, arrestato a soli 21 anni e morto a marzo del 1945 a Mittelbau-Dora. In piazza Duomo 1 la pietra d’inciampo porta il nome di Gaetano Scolari, ucciso a Buchenwald anch’egli nel marzo del 1945. Ultime tappe della giornata in via San Rocco 8 di fronte all’abitazione di Fausto Spivach, prelevato dalla sua abitazione nel 1943 e assassinato a Flossenbürg e in via Volturno 45, dove sarà per sempre impresso il nome di Francesco Telesca, assassinato dai nazisti nell’aprile del 1945, mentre le truppe tedesche si impegnavano a far sparire tutte le tracce degli abomini compiuti nei campi.

Come anticipato, il programma di posa delle pietre d’inciampo si chiuderà domani, sabato 25 gennaio, con i restanti appuntamenti:

Ore 9.00 VIA CICONI, 3, con la partecipazione dell’Assessora Arianna Facchini

MICHELE TOLDO

NATO 1889 – ARRESTATO 2.8.1944 – DEPORTATO 1944 DACHAU NATZWEILER GRÖDITZ – ASSASSINATO 17.4.1945 FLOSSENBÜRG-KOSELITZ

Ore 9.45 VIA MARANGONI, 115, con la partecipazione dell’Assessore Stefano Gasparin

RENATO ROSSINI

NATO 1899 – ARRESTATO 5.8.1944 – DEPORTATO 1944 DACHAU NATZWEILER – ASSASSINATO 15.3.1945 FLOSSENBÜRG-GRÖDITZ

Ore 10.30 VIA VILLALTA, 46, con la partecipazione dell’Assessore Andrea Zini

EDGARDO ENRICO PASINATO

NATO 1903 – ARRESTATO 29.8.1944 – DEPORTATO 1944 DACHAU NEUENGAMME – ASSASSINATO 5.3.1945 BERGEN-BELSEN

Ore 11.15 VIA GEMONA, 28, con la partecipazione del Sindaco Alberto Felice De Toni

GALLIANO VINCENZO TOMADA

NATO 1899 – ARRESTATO 1.11.1944 – DEPORTATO 1945 MAUTHAUSEN – ASSASSINATO 7.4.1945 AMSTETTEN

Ore 12.00 VIA MANIN, 3, con la partecipazione dell’Assessore Gea Arcella

ANIELLO ORRICO

NATO 1887 – ARRESTATO 5.8.1944 – DEPORTATO 1944 DACHAU – ASSASSINATO 5.4.1945