Casa e assistenza a poveri, emarginati e senzatetto a Udine.
Un fondo da 3 milioni di euro, con l’obiettivo di ideare e implementare azioni mirate a ridurre la grave marginalità e a sostenere le persone in difficoltà e senzatetto: è questo il quadro in cui si inserisce l’avviso pubblico del Comune di Udine, in qualità di capofila dell’Ambito socioassistenziale del territorio, per trovare partner con cui collaborare in regime di co-progettazione. L’avviso scadrà l’8 luglio.
Le associazioni del terzo settore interessate dovranno rendersi disponibili a co-progettare e gestire attività ed interventi per la realizzazione del sistema di accoglienza e accompagnamento educativo a favore di persone in situazione di disagio abitativo e a rischio di esclusione sociale e grave marginalità, oltre che il rafforzamento dei servizi di bassa soglia.
“Attraverso l’avviso – spiega l’assessore alla Salute ed Equità Sociale Stefano Gasparin – finanzieremo un’ampia varietà di interventi, tutti necessari. Abbiamo verificato come il successo della Stazione di Posta e del dormitorio notturno sperimentale certifichino una domanda sempre più alta di questo tipo di servizi. Lo scopo però dev’essere sempre quello di offrire un percorso di autonomia e inclusione. Il Comune di Udine, come capofila dell’ambito socioassistenziale ha il dovere di aiutare chi vive in situazioni di fragilità e queste risorse saranno un investimento per prevenire rischi di disgregazione sociale”.
Nell’avviso pubblicato sul sito del Comune vengono dettagliate le azioni che le associazioni dovranno mettere in opera. In primis servizi di informazione, orientamento e accompagnamento nella ricerca casa e inserimento abitativo. Questi servizi supportano le persone fragili nella ricerca della casa, inserimento abitativo e mantenimento dell’alloggio.
Il secondo ambito d’intervento riguarda i servizi di strada. Le associazioni dovranno svolgere interventi mirati al contatto diretto con le persone senza dimora e in condizione di grave marginalità attraverso unità di strada operanti in orari serali. Diversi i servizi di accoglienza previsti, dai dormitori di primo e secondo livello alla pronta accoglienza in alloggi o altre soluzioni d’emergenza, dando risposte immediate e tempestive ai bisogni di accoglienza, accompagnamento educativo-motivazionale, affiancamento educativo volto all’autonomia abitativa.
“Housing first” e “Housing Led” sono i progetti che riguarderanno la casa come diritto e punto di partenza per l’inclusione sociale. Il Comune metterà a disposizione alloggi di proprietà per poter dare un tetto alle persone accompagnandole nel percorso di riconquista dell’autonomia.
Gli enti del Terzo Settore interessati sono invitati a presentare la propria candidatura entro l’8 luglio. La co-progettazione rappresenta un’opportunità unica per sviluppare sinergie e strategie efficaci volte a combattere la marginalità e sostenere le persone in difficoltà.