Le proposte.
Legambiente interviene nuovamente nel dibattito sull’eliminazione dei passaggi a livello ferroviari a Udine. Lo fa con “un approccio locale, favorevole alla loro eliminazione, e un approccio regionale, che ha inteso la linea come sistema unico che collega i territori e considerato i diversi portatori di interessi (cittadini, automobilisti, pendolari…)” come scrive in una propria nota.
L’associazione premette che il problema del traffico non è secondario in città, quanto qui si trova “un parco macchine significativo (66 auto ogni 100 abitanti) e migliaia di ingressi al giorno. Vecchie stime parlavano di circa 50 mila”. Sono quindi concordi nel definire questa situazione come uno scenario futuro non desiderabile “in quanto non libera spazi di vivibilità urbana di qualità e incide sulla qualità dell’aria”.
“Sul tema dei passaggi a livello – prosegue la nota -, l’associazione difetta di alcune informazioni ufficiali utili allo scopo e che vedono come interlocutori principali la Rete ferroviaria italiana, gestore delle infrastrutture, e la Regione committente del servizio di trasporto pubblico ferroviario”. Dopo aver ascoltato le loro posizioni, quindi, sono state avanzate delle proposte.
Legambiente chiede che le istituzioni “diano contezza delle richieste basiche e preliminari avanzate” dalle associazioni coinvolte. “Le diverse ipotesi progettuali vengano valutate sotto il profilo tecnico, considerando l’impatto sulla qualità della vita urbana, le esigenze di potenziamento del servizio ferroviario e del trasporto pendolare. Il tutto con un approccio sistemico e integrato con il resto del territorio”.