La Torre di Santa Maria a Udine sarà la “vetrina dell’ingegno”.
È stata ufficialmente posata, questo pomeriggio, la prima pietra dei lavori di ristrutturazione della medievale Torre di Santa Maria a Udine. “Un intervento edilizio – ha sottolineato Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine – volto non soltanto al recupero architettonico di uno dei simboli della città di Udine, ma anche alla sua riapertura al pubblico con la creazione di un polo espositivo didattico e formativo denominato La vetrina dell’ingegno”.
Il progetto di recupero della Torre di edificazione di un nuovo spazio funzionale alla Torre stessa è stato illustrato oggi, a palazzo Torriani, nel corso di una conferenza stampa, che ha preceduto la cerimonia di inizio lavori. Sono intervenuti, oltre alla presidente di Confindustria Udine, anche il direttore generale dell’Associazione, Michele Nencioni, l’ingegner Piero Petrucco e l’architetto Alessandro Verona.
Già nota come “museo della città“, la trecentesca Torre di Santa Maria, che fa parte del patrimonio di Confindustria Udine e si trova incorporata nel complesso architettonico di palazzo Torriani, sarà dunque recuperata nella piena funzionalità dei suoi cinque piani d’altezza. Gli spazi saranno adibiti per valorizzare le capacità e l’ingegno imprenditoriale friulano che, nei vari settori di competenza, ne ha determinato il successo nel panorama nazionale ed internazionale.
“Lo scopo del progetto – hanno confermato i relatori – è raccontare, valorizzandole, storia e caratteristiche delle varie attività produttive industriali del nostro territorio, aprendo anche una prospettiva sul futuro economico e produttivo del Friuli”. “Questa proposta, con cui restituiamo prima di tutto un edificio storico alla città, è partita dalla constatazione di una mancanza – ha sottolineato la presidente Mareschi Danieli, che ha ringraziato l’ingegner Petrucco per aver creduto in questo progetto –. Il valore della produzione industriale è troppo poco rappresentato all’interno del quadro complessivo delle iniziative che vogliono raccontare il lavoro e il territorio. Con la ristrutturazione della Torre, oltre ad esaltare la bellezza della nostra città per aumentare l’orgoglio dei nostri cittadini e innalzare la percezione di pregio dei tanti che vengono da fuori a visitarci vogliamo rinnovare la casa degli imprenditori valorizzandone la sua memoria storica. Questo vuole anche e soprattutto essere un messaggio per i nostri giovani: rispetta i sacrifici di chi ci ha reso oggi quelli che siamo, valorizza il tuo passato, impara da esso ed evolvi migliorando”.
Il progetto prevede dunque la costituzione di una “vetrina” delle attività industriali. È pensato come un luogo espositivo fisico – in cui troveranno espressione e collocazione delle esposizioni permanenti affiancate da altri allestimenti temporanei e tematici – ma sarà anche uno spazio virtuale e interattivo, immaginato come centro propulsore di iniziative culturali sul medesimo tema, al centro di un network di altri nuclei espositivi diffusi sul territorio.
Soffermandosi sul recupero architettonico, invece, gli elementi cardine del progetto sono essenzialmente due: da un lato, la copertura di una parte della corte, che consentirà l’aumento di superficie a disposizione del piano terra per organizzare il percorso espositivo e le diverse attività previste; dall’altro, l’adeguamento per il superamento delle barriere architettoniche per l’accesso a tutti i piani della Torre, sostituendo l’attuale scala esterna esistente con un più funzionale ascensore.