L’Università di Udine al lavoro per il Festival culturale Collegamenti.
La terza edizione di Collegamenti, il festival culturale dell’Università di Udine, promosso dal rettore Roberto Pinton, si svolgerà da venerdì 3 a domenica 5 ottobre. L’ateneo ha definito le date dell’edizione 2025 e confermato la presenza della curatrice scientifica Barbara Gallavotti. Il tema scelto per quest’anno ruoterà intorno al concetto di “Città”.
“Dopo il successo della passata edizione che ha visto la partecipazione di oltre cinquemila persone, più del doppio delle duemila presenze del 2023, – sottolinea Elisabetta Scarton, delegata del rettore per il Public Engagement – lo staff dell’università di Udine è già al lavoro per organizzare il programma di quest’anno”.
Confermata la scelta di portare il festival fuori dalle sedi universitarie per incontrare i cittadini nei luoghi più amati del centro storico, grazie alla proficua collaborazione con il Comune per la messa a disposizione degli spazi. Aumenterà il numero dei laboratori sparsi in città e nella grande mostra-vetrina allestita nell’ex chiesa di San Francesco, che l’anno scorso ha destato molta curiosità in un pubblico di tutte le età e ha offerto l’occasione di scoprire in modo interattivo le numerose attività di ricerca dell’università di Udine.
Anche quest’anno ampio spazio agli appuntamenti per famiglie e bambini, alle installazioni immersive, agli incontri interattivi, i cui posti, disponibili su prenotazione, l’anno scorso sono andati esauriti in pochissime ore. Oltre alle collaborazioni consolidate, come quella con Radio Magica, si stanno aprendo nuovi canali di co-progettazione, per esempio con l’associazione culturale Leali delle notizie di Ronchi dei Legionari.
Il festival Collega-menti è una delle iniziative di terza missione con cui l’Ateneo vuole rafforzare il proprio ruolo come agente di sviluppo economico, sociale e culturale del territorio. Questo impegno si realizza attraverso una forte interazione con il sistema economico-produttivo, il dialogo aperto e costruttivo con le Istituzioni locali, il confronto con la cittadinanza attraverso un percorso divulgativo condiviso.
“Dopo aver indagato nel 2024 le intelligenze, il festival quest’anno si occuperà di città – evidenzia il rettore Roberto Pinton -, un tema che offre molteplici possibilità di esplorazione su argomenti legati alla vita urbana e alla sua evoluzione. Dalle dinamiche sociali, culturali e ambientali all’architettura al design, dalla sostenibilità legata alle sfide ambientali e al cambiamento climatico alla creatività urbana – continua il rettore – si potrà indagare sull’inclusività, le tecnologie per le smart cities, fino alle storie e alle memorie antropologiche e sociali da una parte e alle visioni future delle città digitali dall’altra”.
L’obiettivo è, da una parte, stimolare l’approccio multidisciplinare tra i ricercatori dell’ateneo su tematiche complesse e, attraverso il linguaggio divulgativo sostenuto dalla presenza di altri numerosi e autorevoli esperti, sollecitare il pubblico, a cui queste discussioni si rivolgono alla riflessione e a coglierne le suggestioni.
“Cultura umanistica, scienza e tecnologia sono di tutti e riguardano tutti – sottolinea Barbara Gallavotti – ma perché entrino davvero nel tessuto della nostra vita dobbiamo avere occasioni per parlarne, per scoprire cosa avviene nei luoghi della ricerca, per trovare i fili invisibili che uniscono le diverse discipline fra loro e noi e la nostra quotidianità ad esse. Confrontarci, collegare le nostre menti, ci rende più forti, ed è questo lo scopo di Collega-Menti”.