Modificata la tassa di soggiorno a Udine, ecco tutte le novità

Slitta l’entrata in vigore della tassa di soggiorno a Udine.

Novità in merito all’applicazione della nuova tassa di soggiorno del Comune di Udine. Dopo averla inserita nel bilancio previsionale del 2023 l’amministrazione ha continuato il dialogo con le categorie economiche e con i portatori di interesse adottando alcune modifiche al regolamento attuativo con l’intenzione di andare incontro più possibile alle richieste degli operatori.

Erano state così inserite diverse esenzioni, ad esempio per le gite scolastiche, in ossequio ai principi costituzionali e, nella seduta di commissione bilancio di quest’oggi e con le medesime motivazioni, la stessa esenzione è stata prevista anche per le società sportive dilettantistiche che dovessero essere ospitate in città per ragioni sportive.

Si tratta dell’ultima di una serie di accomodamenti dell’imposta che ora è pronta per entrare in vigore. Non più però dal primo gennaio 2025 bensì dal primo di febbraio, per consentire il completamento delle operazioni di censimento degli alloggi destinati a case vacanze ed affitti brevi e per non gravare gli operatori economici durante il periodo delle festività natalizie degli adempimenti previsti per questa imposta nella sua fase di avvio.

Gli interessati inoltre potranno dialogare con l’amministrazione tramite una piattaforma ad hoc che consentirà uno scambio efficiente delle comunicazioni ed informazioni previste dalla legge. Per l’utilizzo della piattaforma e per la gestione burocratica della nuova imposta è stato fissato un momento di aggiornamento e formazione aperto a tutti gli operatori interessati il 28 di novembre presso la Casa della Contadinanza, sul Piazzale del Castello, così strutturato: dalle ore 11 alle 12.30 incontro con gli albergatori e dalle 14.30 alle 16 con gli altri esercenti. In quella sede saranno illustrate le caratteristiche dell’imposta, le modalità di applicazione e il portale informatico che verrà utilizzato.

“Lo sforzo dell’amministrazione – spiega l’assessore ai Tributi Gea Arcella – è stato soprattutto improntare la nuova imposta a criteri di equità e sostenibilità. Con questo appuntamento continua il nostro impegno per formare gli operatori e continuare il dialogo in maniera proficua. Nell’individuare i soggetti tenuti a versare il tributo abbiamo cercato di includere tutti coloro che pernottano in città, a prescindere dalla tipologia di struttura prescelta, escludendo allo stesso tempo chi pernotta in città per motivi di necessità, o per finalità specifiche“.

L’imposta infatti riguarderà tutti i tipi di pernottamento, comprendendo tanto le strutture ricettive quanto le case vacanze o gli affitti brevi, e, come è già stato deciso, non interesserà chi starà a Udine per motivi di salute o di studio, i minori, le persone con disabilità, le forze di polizia e i volontari della Protezione Civile ed ora anche le squadre sportive dilettantistiche.

La misura è stata introdotta per rispondere ai numeri in crescita del turismo e per iniziare un processo di sviluppo dell’offerta turistica che ponga Udine allo stesso livello delle grandi città mitteleuropee. Sarà a carico dei turisti che intendono trascorrere più di un giorno nella nostra città, ma solo per le prime 5 notti.

A partire da febbraio 2025 chi visiterà Udine pagherà un massimo di 2 euro al giorno per pernottare nelle strutture ricettive presenti in città. Per le casse del Comune si parla invece di un gettito di circa 650 mila euro in più ogni anno da poter reinvestire nel comparto dei servizi turistici, (in base alle previsioni attuali per il 65 per cento) e in quello della mobilità e delle infrastrutture legate al turismo (il restante 35 per cento). Sarà poi l’intesa con le categorie maggiormente rappresentative a decidere la destinazione effettiva delle risorse anno per anno.