L’allarme sicurezza dopo la sparatoria nella notte a Udine.
L’episodio, i cui contorni sono ancora tutti da chiarire, ha lasciato sgomenti. La sparatoria maturata la scorsa notte a Udine, quando un ignoto ha esploso una raffica di mitra contro un’abitazione in via Baldasseria Media, ripropone il problema della sicurezza in città.
Udine a mano armata.
“Spero ci si renda conto della gravità di questo episodio di violenza, che svela una Udine ‘a mano armata’ su cui confidiamo si faccia luce al più presto. Il sindaco Fontanini la finisca con i proclami sui giornali o l’ordinaria manutenzione, e prenda in mano le questioni vere: la rinascita socioeconomica della città e la sicurezza. Sì, la sicurezza, perché da quando governa la destra la situazione peggiora ogni giorno. E sia chiaro che non è sulla quantità di proiettili esplosi che vogliamo fare concorrenza a Trieste”. Lo afferma la consigliera comunale Eleonora Meloni (Pd), a proposito di quanto avvenuto a Udine, dove uno sconosciuto ha sparato decine di colpi, probabilmente con una mitraglietta, crivellando l’esterno di un’abitazione.
“Non basta spendere quasi 700mila euro in occhi elettronici – aggiunge Meloni – focalizzandosi unicamente su Borgo Stazione dove continuano i disagi, e intanto dimenticandosi il resto della città. La situazione sta degenerando ovunque, ma le misure spettacolari o d’emergenza non sono la soluzione, occorre un nuovo approccio di sistema che faccia perno sul Comune”.
Occhi su Borgo Stazione e non solo.
Soltanto pochi giorni fa, poi, al Parco Moretti di Udine è stato arrestato un giovane che spacciava in pieno giorno, anche ai giovani. E rimane sempre alta anche l’attenzione su Borgo Stazione, dove la situazione sembra migliorata dopo l’apertura del presidio di polizia locale, ma qualche avvenimento “fuori dalle righe” c’è ancora.
Dopo la sparatoria della scorsa notte, però, Udine scopre di avere paura. E che il problema della sicurezza è ancora sul tavolo.