Sopralluogo dell’assessore Roberti dopo la rissa alla Casa dell’Immacolata.
Dopo l’ennesima rissa alla Casa dell’Immacolata di Udine, che ha coinvolto una ventina di minori stranieri non accompagnati e che si è conclusa con due ragazzi feriti e due denunciati per lesioni, l’assessore regionale Pierpaolo Roberti ha effettuato un sopralluogo nella struttura, chiedendo “un’azione nazionale per il rispetto delle regole“.
“Dopo i fatti di cronaca ho voluto visitare di persona la ‘Casa dell’Immacolata’ di Udine per parlare direttamente con gli operatori della struttura relativamente alle criticità nella gestione di questo tipo di servizio. Ritengo ci sia la necessità di interventi normativi nazionali per poter agire in modo più incisivo su chi non rispetta le regole o, peggio ancora, si macchia di reati attualmente di fatto non punibili stante la minore età“.
La visita ha visto la partecipazione di una delegazione parlamentare con la presenza di Marco Dreosto, Elena Lizzi e Graziano Pizzimenti. Ad accompagnarli i referenti della struttura, tra i quali il presidente Vittorino Boem.
“Le parole dell’assessore Roberti trovano la mia completa condivisione – ha aggiunto l’assessore comunale Stefano Gasparin -. Sono diversi mesi che sottolineiamo la necessità di un intervento a livello nazionale sulle normative che riguardano la gestione dei minori stranieri non accompagnati. Le comunità di accoglienza, con cui ci confrontiamo quotidianamente, hanno più volte sottolineato la necessità di poter allontanare i ragazzi più problematici per garantire maggior sicurezza all’interno e all’esterno delle strutture e per assicurare una migliore permanenza e integrazione degli altri minori”.
“Anche nell’ultimo incontro con il Prefetto – ha continuato -, si erano poste le basi per immaginare strutture di recupero più restrittive per i minori con comportamenti anti sociali. Speriamo che, oltre al lavoro che stiamo svolgendo insieme a Prefettura, Questura e cooperative, sia di aiuto anche il sopralluogo svolto oggi dall’assessore regionale insieme ai parlamentari che potrebbero portare a Roma le reali necessità del nostro territorio, per risolvere questa situazione. Ricordo che le difficoltà che stiamo vivendo a Udine sono le stesse che si riscontrano su tutto il territorio nazionale. Mi auspico che la voce del Comune, amplificata da quella della Regione e dei Parlamentari possa essere d’aiuto concreto per migliorare le normative in tutta Italia”.