Sono tre gli appuntamenti proposti dalla Società Filosofica Italiana – sezione FVG APS al festival Vicino/Lontano, in programma a Udine.
Sabato 11 maggio, alle ore 15.30, all’Oratorio del Cristo,si terrà l’incontro “L’avventura ambigua della migrazione. Lo sguardo dell’etnopsichiatria”, con Roberto Beneduce e Simona Taliani, moderati da Beatrice Bonato.
La migrazione porta con sé il desiderio di rendersi autonomi, il dolore della separazione, la difficoltà di stabilire un rapporto con la realtà di un nuovo paese. Un’esperienza che può portare a forme di disagio psichico, spesso interpretate con categorie psichiatriche e psicoanalitiche rigide e etnocentriche. La storia dell’etnopsichiatria, disciplina nata con il colonialismo, rivela la tendenza a leggere la sofferenza, dei colonizzati prima, dei migranti poi, senza indagarne la radici e negandone la peculiarità. Oggi, tuttavia, è in corso una metamorfosi nell’impostazione teorica e nella pratica clinica di antropologi ed etnopsichiatri. Il lavoro di Roberto Beneduce e Simona Taliani con i migranti, porta alla luce la complessa stratificazione dei conflitti alla base di certi sintomi e il ruolo della storia e dei traumi collettivi nella comprensione e nella cura dei disturbi individuali.
Due invece gli appuntamenti in programma Domenica 12 maggio:
- alle ore 11.30, nella Torre di Santa Maria,in via Zanon 2, Massimo Filippi e Giovanni Leghissa presenteranno il nuovo fascicolo della rivista “aut aut”, dedicato a “La filosofia davanti al massacro degli animali”.
La questione dell’animalità, al di là della battuta “dimmi come tratti gli animali, e ti dirò chi sei”, è cruciale. Riguarda il nostro essere animali e il modo in cui trattiamo le altre specie. Proprio analizzando come trattiamo l’animale “non umano”, si evince quali siano i rapporti di dominazione su cui si regge la nostra società. Perché lo spazio di subordinazione in cui spesso releghiamo le altre specie tocca in realtà
anche altre costruzioni gerarchiche, come quella instaurata dal dominio maschile.
- alle ore 16, sempre nella Torre di Santa Maria,in via Zanon 2, si terrà invece l’incontro “Dopo Basaglia. La metamorfosi di una rivoluzione”.
A distanza di oltre quarant’anni dall’approvazione della legge 180 del 1978 e dalla scomparsa di Franco Basaglia, ci si può chiedere che cosa rappresentino oggi il suo pensiero e la rivoluzione da lui attuata nella psichiatria, e quale risonanza abbiano nella cultura critica della salute mentale. L’esperienza di Basaglia è il frutto di una formazione complessa, scientifica e filosofica, e di un impegno pratico e politico che possono farla apparire inattuale, non in linea con lo specialismo e il pragmatismo caratteristici del nostro tempo. La trasformazione rivoluzionaria avviata con la chiusura dei manicomi e la fine dell’internamento di coloro che attraversano il disagio psichico, è ancora capace di agire? O rischia di subire una metamorfosi normalizzante, di essere assorbita da un approccio al problema della salute mentale prevalentemente farmacologico e tecnologico? Ne parleranno Mario Colucci, Paolo Francesco Peloso, Marica Setaro, moderati da Beatrice Bonato.
I tre incontri curati dalla Società Filosofica Italiana – sezione FVG APS sono anche inseriti nella rassegna FILOSOFIA IN CITTÀ. Pensare il presente, che gode del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.