Formazione professionale continua, coordinamento territoriale strutturato e realizzazione di nuovi poli per l’infanzia. Questi in grande sintesi sono gli strumenti del nuovo sistema educativo integrato 0-6 anni, che coinvolgerà il territorio di Udine e i comuni contermini per aumentare la capacità di risposta ai nuovi bisogni delle famiglie da parte delle strutture per la prima infanzia del territorio.
Mercoledì mattina si è tenuto, in Sala Ajace a palazzo D’Aronco, un primo incontro inaugurale sul tema che ha visto intervenire l’Assessore all’Istruzione Federico Pirone, i servizi educativi del Comune di Udine, e i rappresentanti dei 121 tra asili nido e scuole dell’infanzia attivi sul territorio coinvolto.
“Con questo percorso, attraverso un lavoro di rete tra comuni, istituzioni scolastiche, enti gestori, formatori – ha commentato l’Assessore a Istruzione e Cultura Federico Pirone – possiamo far crescere ulteriormente un sistema integrato di servizi educativi. Questo sarà certamente uno degli elementi qualificanti del nostro territorio, perché orientato al benessere familiare e all’innalzamento del livello di fiducia verso l’offerta educativa e di istruzione 0-6. In questo modo, intendiamo prevenire e contrastare la dispersione educativa, ma anche favorire l’occupazione femminile, e cercare di conciliare la vita personale, familiare e professionale, e garantire la parità delle opportunità educative per tutte le bambine e i bambini”, queste le parole dell’Assessore.
Il sistema integrato territoriale e il ruolo del Comune di Udine
Il Sistema Educativo Integrato si propone di diventare un modello innovativo ed efficiente nell’ambito dell’educazione infantile, ponendo al centro il benessere e lo sviluppo armonioso dei bambini nei primi anni di vita. L’obiettivo è offrire un sostegno sempre più concreto alla funzione educativa delle famiglie, favorendo la conciliazione tra i tempi e le tipologie di lavoro dei genitori e la cura delle bambine e dei bambini e promuovendo una maggiore inclusione.
Il raccordo di questo nuovo sistema educativo sarà demandato al Comune di Udine, che collegherà i servizi educativi alle scuole dell’infanzia presenti sul territorio. La Regione FVG ha individuato infatti proprio Palazzo D’Aronco, come ente capofila per i 9 comuni di Pagnacco, Tavagnacco, Campoformido, Pozzuolo, Udine, Pavia di Udine, Pasian di prato, Martignacco, Pradamano, in analogia con quanto accade già con i servizi sociali dell’Ambito territoriale. Il ruolo del Municipio udinese sarà coordinare il servizio educativo in due direzioni: verticale e orizzontale. Verticale per favorire il percorso educativo di crescita dei bambini tra due realtà che storicamente appartengono a due ambiti differenti (i nidi ai servizi educativi e le scuole dell’infanzia all’Istruzione); orizzontale per garantire un livello di qualità dei servizi equiparabile in un territorio più vasto.
L’attivazione del tavolo di coordinamento pedagogico e la formazione professionale
Durante l’incontro sono stati definiti i prossimi step per lo sviluppo del sistema educativo, che includono l’attivazione tavolo di coordinamento pedagogico, il livellamento verso l’alto dell’offerta formativa locale e la programmazione della formazione per tutto il personale coinvolto nel Sistema Integrato. A questo proposito, per individuare il fabbisogno formativo sul territorio, hanno partecipato all’incontro la dott.ssa Milena Grion di Compa e la dottoressa Maria Pia Turinetti, della direzione Famiglia della Regione FVG.
Il Ministero dell’istruzione, dal momento che il sistema educativo fa riferimento al decreto 65/2017, ha già stanziato un finanziamento triennale di oltre 200 mila euro dedicato alla formazione degli educatori e degli insegnanti operanti nelle 121 realtà territoriali.
La realizzazione dei nuovi poli.
Legato alla concretizzazione della rete di coordinamento dei servizi dedicati alla prima infanzia, la normativa spinge anche alla realizzazione di nuovi poli educativa, così come all’aumento della disponibilità dei posti pubblici messi a disposizione dalle amministrazioni. Questi due fattori hanno un ruolo cruciale. A riguardo, il Comune di Udine, per quanto riguarda gli asili nido, ha già previsto per il prossimo anno l’aumento dei posti disponibili nelle proprie strutture e dei posti in convenzione presso gli asili privati, un numero che sarà portato dagli attuali 332 ai 400 posti totali dal 2024. In più realizzerà, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il nuovo Polo dell’infanzia di via Adige, una struttura integrata che accoglierà nel complesso 180 bambine e bambini (60 posti nido e 120 infanzia), aumentando ulteriormente, a partire dal 2026, la disponibilità del servizio pubblico dedicato all’infanzia.