Il sindaco di Udine sulle radici di Romeo e Giulietta.
“Verona ha costruito la sua fortuna anche grazie a Romeo e Giulietta. È ormai risaputo, grazie alla scoperta del professor Cecil Clough e ai successivi lavori dello scrittore Albino Comelli, che la celeberrima storia d’amore è avvenuta in Friuli e riguarda due nobili, Lucina Savorgnan del Monte e Luigi da Porto. Udine avrebbe potuto e dovuto rivendicare la paternità di questa vicenda e ne avrebbe tratto un beneficio enorme sotto il profilo turistico”.
A una decina di giorni dalla decisione della giunta comunale di Udine di posizionare una panchina a forma di cuore in piazza Venerio puntando così a diventare la capitale dell’amore, il sindaco del capoluogo friulano vira la questione puntando il dito contro le passate giunte che hanno guidato la città.
La questione diventa politica.
“Le amministrazioni di sinistra sono troppo ideologiche per valorizzare le radici friulane e l’identità udinese di una delle storie più romanzate, romantiche e famose della storia della letteratura. Stiamo lavorando per recuperare le radici friulane di Giulietta e Romeo e farle conoscere anche sotto il profilo turistico. Per troppo tempo infatti sono state ignorate anche a causa di una impostazione della cultura troppo di parte della sinistra”.
Così il sindaco Pietro Fontanini, ricordando l’approvazione della delibera che suggella il via libera a un progetto turistico interregionale che crea una rete di piste ciclabili tra Friuli e Veneto, regioni confinanti e unite dal mito di Luigi da Porto e Lucina Savorgnan. Il percorso si sviluppa per oltre 400 chilometri tra Friuli Venezia Giulia e Veneto e tocca molti comuni del territorio, da Tarvisio a Moruzzo, da Manzano a Udine, da Ariis di Rivignano a Grado e Lignano. Si tratta di un progetto finalizzato a riscoprire il territorio nella sua accezione più ampia, dalle preziosità culinarie alle eccellenze naturalistiche, approfondendo la conoscenza del patrimonio di cultura di cui il Friuli è ricco.
Romeo e Giulietta friulani.
“Naturalmente – prosegue il sindaco –, questa vicenda mette pienamente in relazione Friuli e Veneto che, unendo le proprie forze, possono offrire pacchetti turistici per l’Alto Adriatico ancora più competitivi e completi. Verrà altresì messa in piazza Venerio una panchina “G&R”, le cui due sedute formano un cuore. Saranno aggiunti pannelli illustrativi ed esplicativi della vera storia dei protagonisti. La scoperta dell’origine friulana della vicenda è del 1985, ma solo nel 2004 la verità, a lungo nascosta e taciuta, è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica dallo psicologo e scrittore udinese, Albino Comelli: è stato lui a raccogliere il materiale, riordinarlo, approfondirlo ed esporlo. A quel punto, all’amministrazione comunale sarebbe bastato dare luce a questa vicenda. Ma hanno scelto di insabbiare e mettere il silenziatore a una storia che, forse, per qualcuno è troppo provinciale”.
La volontà di rendere giustizia alla vera storia.
Chiude Fontanini: “Come presidente della Provincia avevo avviato un calendario di conferenze e incontri assieme al Comune di Verona per rinverdire i fasti del mito. Ma il Comune è sempre mancato. Quanto abbiamo perso – si chiede il primo cittadino –, in termini di turismo e, quindi, anche di incassi a causa dell’elitarismo delle giunte precedenti? Noi adesso ripartiremo con un programma per rendere finalmente giustizia a una grande storia d’amore della letteratura e saremo orgogliosi di evidenziarne la matrice friulana”.