Sicurezza a Udine: si valuta il ritorno delle zone rosse

Udine verso il ritorno alle zone rosse.

Udine valuta il ripristino delle zone rosse, aree a rischio dalle quali possono essere allontanati soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. La decisione sarà discussa mercoledì 2 aprile durante un Comitato di ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Domenico Lione, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’amministrazione comunale.

Ad anticiparlo, all’indomani dell’accoltellamento in Borgo Stazione, è stata l’assessora comunale alla Sicurezza Partecipata e alla Polizia Locale Rosi Toffano: “Quello che si è verificato in pieno pomeriggio è un fatto preoccupante – ha detto -. Insieme al Prefetto, con il quale mi sono aggiornata sia ieri sera che questa mattina, stiamo ragionando anche sul ripristino delle zone rosse in città e ne parleremo al prossimo Comitato Ordine e Sicurezza“.

Un piano di sicurezza già programmato

L’ipotesi del ritorno delle zone rosse non nasce solo come reazione immediata al recente episodio di violenza avvenuto il 27 marzo in Borgo Stazione. Il prefetto Lione ha sottolineato che la riunione era già stata programmata, poiché il tema della sicurezza era stato affrontato nei mesi scorsi con una sperimentazione condotta tra il 16 gennaio e il 10 marzo. Secondo Lione, l’esperienza passata ha dimostrato l’efficacia di queste misure. Tuttavia, al momento non è stato deciso un rinnovo automatico, e si sta valutando un’applicazione mirata su specifiche aree della città.

Quali saranno le possibili zone rosse?

La discussione verterà su quali aree della città potrebbero essere nuovamente soggette a restrizioni. Tra le zone più a rischio si conferma Borgo Stazione, già teatro di episodi di criminalità. Altre aree sotto osservazione comprendono il centro città – in particolare nei pressi del Luna Park attualmente in corso – e il comprensorio ferroviario tra via Buttrio e via Giulia.

L’assessore comunale alla Sicurezza partecipata, Rosi Toffano, ha dichiarato che la misura delle zone rosse è stata valutata positivamente durante la fase sperimentale e che verranno considerate nuove aree segnalate dai Consigli di quartiere.

Obiettivo: arginare il degrado urbano

L’analisi del territorio include la valutazione degli stabili abbandonati, delle zone di bivacco e delle aree dove è possibile intervenire con misure strutturali come la sistemazione di recinzioni e murature. L’obiettivo, secondo Toffano, è quello di prevenire fenomeni di degrado e garantire una maggiore sicurezza per i residenti.

Il piano di sicurezza, dunque, non si limiterà alla semplice applicazione di divieti, ma si inserisce in un progetto più ampio che coinvolge sia l’amministrazione comunale che le società ferroviarie proprietarie delle aree dismesse. L’approccio integrato potrebbe permettere di ridurre i fenomeni di microcriminalità e rendere Udine una città più vivibile, soprattutto con l’arrivo della bella stagione.

Il Comitato del 2 aprile rappresenterà un momento chiave per decidere le prossime strategie di sicurezza urbana. La città attende con attenzione gli sviluppi di un provvedimento che, se attuato, potrebbe avere un impatto sulla qualità della vita e sulla percezione della sicurezza nei quartieri più sensibili.