Steward nei bar di Udine forse già da venerdì.
I locali sono già al lavoro e i primi steward nei bar di Udine potrebbero iniziare a operare già da venerdì sera: questo è l’obiettivo di Confcommercio che ha avviato la stesura del codice di autoregolamentazione del servizio che dovrà essere approvato dall’associazione di categoria e ricevere il via libera dalla questura.
Nell’ultimo comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, infatti, è stato deciso di modificare l’ordinanza anti alcol che aveva suscitato la rivolta degli esercenti: il provvedimento, atteso a breve, prevede infatti che il divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo l’1 di notte non sia valido per i locali che si doteranno della figura degli steward.
Confcommercio sta studiando il modello adottato a Trieste per la “regolamentazione” della movida. Come spiegato da Giovanni Pigani, referente per i pubblici esercizi di Confcommercio, Udine dovrà stabilire i giorni, gli orari e le zone in cui attivare il servizio e, secondo una prima stima, dovrebbero bastare quattro steward assegnati a diverse zone. Il costo, in base ai preventivi, varia da 25 a 30 euro l’ora che dovrà essere moltiplicato per le ore e i giorni che saranno stabiliti e diviso tra i locali che anticiperanno la spesa, contando poi sul ristoro tramite fondi regionali.
Gli steward saranno facilmente riconoscibili grazie a una divisa o una pettorina e porteranno un cartellino identificativo. Non avranno armi di alcun tipo e il loro compito sarà di presidiare a piedi le aree assegnate, cercando di contenere eventuali situazioni critiche e avvisando le forze dell’ordine.
Le polemiche.
Intanto non si placano le polemiche per il corteo organizzato dal Comitato Udine Sicura per la sicurezza e in ricordo di Shimpei Tominaga. Dopo le dure critiche della giunta per la deriva politica presa dalla manifestazione, arrivano quelle del capogruppo del Pd in consiglio comunale Iacopo Cainero.
“Doveva essere una marcia silenziosa e, invece, l’auspicato silenzio si è tramutato in un triste sciacallaggio politico. Doveva essere una proficua occasione di confronto tra cittadini e cittadine, e, invece, si è voluto dare un megafono a chi, sotto le mentite spoglie del bene della città, preferisce aizzare le persone verso le istituzioni democraticamente elette, mancando di rispetto al sindaco e alla presidente del consiglio comunale, a cui vanno il nostro pieno sostegno e solidarietà. Poteva essere un confronto su un tema importante come la sicurezza, pur con le comprensibili e sacrosante diversità di posizioni, e, invece, è stato trasformato in un attacco personale e pretestuoso da parte di esponenti della minoranza. Poteva e, anzi, doveva essere un’occasione per il saluto della città a Shimpei Tominaga e, invece, a nostro avviso, altro non si è fatto che infangare la memoria di chi ha pagato con la vita un’azione coraggiosa e civica“.
“Questo genere di strumentalizzazione – prosegue Cainero – stavolta ha davvero superato i limiti della dignità istituzionale e ha sconfinato ben oltre ogni misura il limite del confronto civile. Quello che è bene mettere in chiaro è che siamo lontani anni luce dagli obiettivi di una certa politica che vuole solo fomentare i sentimenti di insicurezza e di rabbia sociale per un esclusivo tornaconto elettorale”.
“D’ora in avanti – conclude Cainero – con la destra cittadina, consiliare ed extra-consiliare, instaureremo un dialogo esclusivamente istituzionale nelle sedi in cui questo ha titolo di svolgersi: il Consiglio Comunale. Non lasceremo più un millimetro di terreno alle strumentalizzazioni indegne che abbiamo visto in questi giorni. Strumentalizzazioni – conclude – ancor più irricevibili perché costruite sui drammi della nostra gente, sulla morte di un uomo per bene e sulle ansie della nostra società”.