Definita dall’ordinanza del Prefetto la zona rossa di Udine.
Dopo l’annuncio, la concretizzazione: Udine ha la sua zona rossa, il cui perimetro è stato definito da un’ordinanza firmata dal Prefetto Domenico Lione. Si tratta di aree urbane, previste da una direttiva del Viminale, sottoposte a un controllo più rigido per contrastare situazioni di degrado e criminalità.
Nel capoluogo friulano, il perimetro di quest’area, individuato dalla Questura, è quello ricompreso tra viale Trieste. piazzale Oberdan, via Renati, via Caccia, piazzale Osoppo, via San Daniele, piazzale Diacono, viale Bassi, Piazzale Cavedalis, viale Ledra, via Moretti, via Mentana, via Podgora, viale Venezia, piazzale XXVI Luglio, viale Duodo, piazzale Cella, via delle Ferriere, via Marsala, via della Madonnetta, via Picco, viale Palmanova, via Pietro di Brazza, via Pradamano, via Buttrio.
In questa zona, cita il documento, il Prefetto dispone “il divieto di stazionare nelle zone cittadine – cosi come sopra individuate – ai soggetti che in dette aree assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree, e risultino già destinatari di segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per uno o più reati” in materia di stupefacenti, percosse, risse, lesioni, furti, rapine, invasione di terreni o edifici, danneggiamento, detenzione abusiva di armi, porto di armi o oggetti atti ad offendere. Come disposto dall’ordinanza, valida fino al 10 marzo 2025, i trasgressori saranno allontanati dall’area.
La decisione di adottare la zona rossa è stata presa in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (riunitosi il 15 gennaio) “cosi da anticipare la capacita di intervento delle unità addette al controllo coordinato del territorio ed assicurare una ancora più efficace attività di prevenzione in presenza di comportamenti che risultino concretamente indicativi di pericolo per la libera fruizione da parte della collettività di specifiche aree urbane”.