Successo a Udine per il Palio teatrale studentesco.
Sarà senz’altro un’edizione che entrerà nella storia. Non solo perché quella che si conclude stasera, 11 giugno, è stata la 50a volta del Palio teatrale studentesco città di Udine, ma anche perché è stata la prima a svolgersi sotto un tendone circense allestito ai giardini Loris Fortuna in piazza Primo Maggio.
E se la location “all’aperto”, in sostituzione della tradizionale e storica sede del Palio, il Palamostre, è stata apprezzata da tutti, altrettanto lo sono stati gli oltre venti gruppi che hanno calcato l’inusuale palcoscenico. Un popolo del Palio che è stato applaudito calorosamente dal folto pubblico che quasi ogni sera ha fatto registrare il sold out.
«Com’era nelle aspettative – commenta soddisfatta la presidente di Teatro Club, Alessandra Pergolese – anche quest’anno la magia del teatro e la potente energia dei nostri giovani paliensi ha trionfato su ogni ostacolo, Covid incluso. Certo – prosegue – è stata un’edizione light and easy, ma non certo meno emozionante, perché il buon esito delle proposte non deve misurarsi con la qualità tecnica degli spettacoli, forse ostacolata dall’impossibilità di prepararli nel consueto modo visto che le prove si sono svolte on line durante tutto l’anno, ma dipende dall’autenticità e dall’entusiasmo nella partecipazione dei ragazzi, che come sempre è rimasto immutato e forse anche rafforzato dalla possibilità di dare liberamente sfogo alle proprie emozioni dopo mesi di restrizioni».
Tutti sotto il tendone circense.
Sotto il tendone circense di 19 metri di diametro e di 280 metri quadri circa di superficie, capace di accogliere 110 persone a sera, sono andati in scena in tutto una ventina di gruppi, 11 gruppi scolastici, 1 gruppo scolastico autogestito, 4 gruppi interscolastici e 3 gruppi Oltrepalio, ovvero gruppi di ragazzi usciti dal palio gli anni scorsi. A tutti loro, ma anche ad insegnanti e coordinatori, sono andati i calorosi applausi del pubblico.
«Lo scorso anno – ricorda il responsabile artistico del Palio, Paolo Mattotti – il Covid 19 ha costretto tutti i gruppi a tradurre in video autogestiti gli spettacoli ai quali stavano lavorando nel momento in cui ci è piombata addosso la pandemia con tutto il peso del Lockdown. I ragazzi hanno dunque dovuto rinunciare agli spettacoli in presenza, all’esperienza magica dell’incontro effimero ed irripetibile col pubblico. Quest’anno – prosegue – ci siamo detti che o sia riusciva a fare un Palio in presenza o non se ne faceva nulla. A giudicare dalla risposta che abbiamo avuto – conclude – sembra proprio che la scelta fatta è stata azzeccata e di questo ringrazio tutti quelli che hanno creduto in questa scommessa, dal Teatro Club ai ragazzi, dai coordinatori ai soggetti pubblici e privati fino a tutti i tecnici».