Sgomberata la colonia felina di via Villacaccia a Udine.
La Polizia Locale ha sgomberato il parcheggio che ospita la colonia felina in via Villacaccia a Udine, con la posa di una nuova catena con lucchetto. L’area è stata sgomberata perché era occupata interamente, già da novembre 2022, da beni privati (prevalentemente pallet e teli), che non sono mai stati rimossi nonostante i numerosi solleciti da parte dell’amministrazione comunale, proprietaria dell’area.
Nell’area erano previsti degli interventi per la costruzione di 2 casette e 2 tettoie basse per la protezione degli animali durante la consumazione dei pasti, tuttavia a causa dell’ingombro dei materiali abusivi non è stato possibile terminare i lavori.
Inoltre, lo scorso giugno i responsabili dell’ufficio Tutela e Benessere Animale, incaricati di fare un sopralluogo per decidere il luogo per la piantumazione di alberi e cespugli, non avevano potuto accedere all’area, perché era stata chiusa con catena e lucchetto.
“L’intervento della Polizia Locale – ha spiegato l’assessore comunale al benessere animale, Rosi Toffano -, si è reso necessario perché un’area di proprietà del Comune di Udine era stata prima occupata e poi chiusa, e non ci era stata consegnata alcuna chiave. Inoltre, l’installazione delle strutture già acquistate per la costruzione di un ambiente protetto per gli animali è stata impedita, causando notevoli disagi alla colonia felina in questo periodo di piogge forti. La gestione della colonia felina è stata affidata all’associazione “Amici dell’Oasi dei Quadris” di Fagagna. La nuova amministrazione comunale continuerà a impegnarsi per il benessere degli animali, in stretta collaborazione con i referenti e le referenti delle colonie feline di Udine che svolgono un gran lavoro e a cui va la gratitudine dell’amministrazione”.
Il provvedimento ha scatenato malumore tra le “gattare”: la signora che volontariamente si occupa dei gatti in quell’area sostiene infatti che non sono quei materiali ad avere impedito i lavori e che comunque c’era un accordo con gli uffici comunali per cui in caso di necessità lei avrebbe spostato i ripari di emergenza per i felini. Tra i volontari che si occupano degli animali serpeggia anche l’idea di organizzare una manifestazione contro la decisione.