I lavori per la nuova sede della Procura di Udine.
Sono stati presentati i finanziamenti attraverso i quali verrà realizzata l’opera di rifunzionalizzazione e adeguamento dell’ex Scuola Bonaldo Stringher, che diventerà la nuova sede della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine.
All’incontro, nella Sala Ajace di Palazzo D’Aronco, sono intervenuti il sindaco Pietro Fontanini, il Procuratore della Repubblica Massimo Lia, il presidente del Tribunale di Udine Paolo Corder e il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Loris Michelini.
“Oggi – ha spiegato il sindaco Fontanini – grazie all’arrivo di oltre 2 milioni e 300mila euro da parte del Ministero della Giustizia, in aggiunta al milione arrivato da via Arenula nel 2017, abbiamo completato la somma di 12 milioni e 800mila euro necessaria alla realizzazione di questa importante opera con la quale andremo a riqualificare, dandogli una nuova destinazione d’uso, uno degli edifici storici della nostra città. Si tratta del frutto di una collaborazione interistituzionale che ha visto coinvolti il Comune, che ha usufruito di fondi propri e del Pnrr, la Regione e, come detto, il Ministero della Giustizia”.
“Esprimo la soddisfazione mia e di tutto l’ufficio per la positiva conclusione dell’iter di finanziamento del primo lotto dei lavori di adeguamento dell’Istituto ex Stringher”. Sono le parole del Procuratore della Repubblica Massimo Lia. “La vicinanza di questo edificio alla sede del Tribunale – ha quindi proseguito – consentirà di concentrare e razionalizzare l’attività giudiziaria assicurando, così, un migliore servizio all’utenza. L’auspicio è che il previsto cronoprogramma dei lavori venga rispettato e possa concludersi nei tempi più brevi possibili. Ringrazio per l’impegno e la sensibilità dimostrata tutti gli Enti coinvolti, in particolare l’Amministrazione Comunale di Udine, il Ministero, la Regione Fvg e l’Agenzia del Demanio”.
“La messa a disposizione dei fondi per la realizzazione di una sorta di cittadella della giustizia in Udine è una buona notizia per il territorio udinese, soprattutto in tempi difficili come quelli presenti”, è il commento del Presidente del Tribunale di Udine Paolo Corder.
“Sebbene con lo sviluppo dell’informatica giuridica la situazione in questo ultimo torno di tempo sia migliorata – ha aggiunto – rimane il fatto che dobbiamo provvedere al trasferimento di fascicoli, talvolta assai voluminosi, e atti di vario tipo, soprattutto tra Tribunale e Procura e viceversa, per almeno sei volte ogni giorno tra andata e ritorno, nonché, seppure in misura minore, tra Tribunale e Giudice di Pace, tra Tribunale e Ufficiali Giudiziari”.
“Vengono impiegate notevoli risorse di personale (cronicamente scarse) e di tempo per coprire le distanze tra gli uffici che potrebbero meglio essere impiegate – continua il presidente Corder – . Ma saranno anche i cittadini, gli utenti del servizio giustizia a beneficiare di tale novità: la vicinanza tra gli uffici giudiziari renderà più semplice l’accesso, più agevole la comprensione delle varie competenze, in una parola il servizio giustizia si mostrerà più vicino alle persone. Tanto che forse sarebbe il caso di abbandonare il termine sempre usato in questi casi di ‘cittadella della giustizia’ che evoca fortificazioni, mura, steccati e divisioni, per usare termini che richiamano concetti di apertura, trasparenza e vicinanza, come ad esempio piazza, agorà e simili”.
I finanziamenti per la nuova sede della Procura di Udine.
Nello specifico, oltre ai 3 milioni e 374mila euro complessivi del Ministero della Giustizia, la Regione ha stanziato 2.716.000 euro e il Comune ha messo a disposizione un milione e 710mila euro di fondi propri. Dal Pnrr sono invece arrivati 5 milioni.
A entrare nel merito dell’intervento è stato il vicesindaco Michelini. I lavori, ha spiegato, riguarderanno l’intero corpo meridionale del complesso affacciato su via Crispi e parte di quello orientale, situato su largo Ospedale Vecchio e, trattandosi di un bene vincolato, saranno il più possibile rispettosi dello stato originale dell’edificio. I bagni saranno completamente rifatti, gli infissi in legno sostituiti con strutture in metallo anti effrazione e le porte d’ingresso rifatte in legno esattamente come le attuali. Sarà realizzato un ascensore mentre lo scalone monumentale dell’atrio sarà ovviamente mantenuto. La larghezza dei corridoi verrà sfruttata al massimo per creare locali finestrati.
Saranno inoltre realizzare stanze interne insonorizzate per garantire al massimo la privacy. L’edificio sarà completamente antisismico, dotato di condizionamento estivo e invernale e accessibile agli utenti con disabilità. Saranno inoltre presenti un impianto automatico di estinzione degli incendi, un sistema anti intrusione e saranno installate telecamere di sicurezza. L’illuminazione, sia ordinaria che di sicurezza, sarà realizzata a led e gli impianti elettrici saranno completamente rifatti. Sarà infine predisposto un sistema di raccolta e stoccaggio delle acque meteoriche da utilizzare per i servizi igienici. I lavori riguarderanno un totale di 3400 metri quadrati e un volume di 19mila metri cubi.
“Con quest’opera – ha concluso il sindaco – possiamo dire di avere dato attuazione all’ambizioso progetto di realizzazione della Cittadella della Giustizia, che vedrà interloquire, sia architettonicamente che come ambito di competenza, il Tribunale di Udine e la Procura della Repubblica, ridefinendo la vocazione dell’area. Desidero ringraziare il Procuratore Massimo Lia, il presidente del Tribunale Paolo Corder, il presidente Fedriga per il contributo della Regione e gli uffici del Comune per il lavoro svolto”.