Scuola Superiore dell’Ateneo friulano: dal Mur 1,2 milioni per potenziare la formazione

Inaugurato l’anno accademico della Scuola Superiore dell’Università di Udine.

La Scuola Superiore “Di Toppo Wassermann” dell’Università di Udine riceverà un finanziamento di 1,285 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per rafforzare le attività didattiche e facilitare la transizione degli studenti dalla scuola all’università. L’annuncio è stato dato dal direttore dell’istituto, Alberto Policriti, in occasione dell’inaugurazione del XXI anno accademico della Scuola, un’istituzione d’eccellenza nel panorama formativo italiano.

Durante la cerimonia, svoltasi presso il Palazzo di Toppo Wassermann, sede dell’istituto, sono stati consegnati i titoli finali a 22 allievi che hanno completato il loro percorso accademico nel 2023-2024. Attualmente, la Scuola conta 89 studenti e, dalla sua fondazione nel 2004, ha diplomato 185 allievi, molti dei quali oggi ricoprono ruoli di rilievo in ambito pubblico e privato a livello internazionale.

Gli allievi “titolati” della Scuola Superiore dell’Ateneo di Udine

I 22 allievi che hanno ricevuto il titolo finale sono: Danilo Avaro, Greta Bruno, Silvia Burgio, Alice Chiaruttini, Alessio Corrado, Cristian Curaba, Emma Cuttini, Denis D’Ambrosi, Davide Della Giustina, Matteo Dordolo, Roberto Gradara, Matilde Graziano, Luca Mauri, Michele Mignani, Beatrice Musizza, Filippo Olivetti, Enrico Sartor, Claudia Savaris, Sarah Sisto, Enrico Tiozzo Netti, Gaia Tomadini, Luca Trevisan.

Un sostegno istituzionale per l’eccellenza

La Scuola Superiore “Di Toppo Wassermann” è sostenuta dal Mur, dalla Regione tramite l’Agenzia Regionale per il Diritto allo Studio (Ardis) e dalla Fondazione Friuli. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, il vicesindaco di Udine, Alessandro Venanzi, il direttore generale dell’Ardis, Pierpaolo Olla, il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, e l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen.

Un progetto nazionale per la formazione d’eccellenza

Il finanziamento assegnato alla Scuola rientra nel progetto nazionale “Educating Future Citizens”, finanziato con 12,8 milioni di euro dal MUR nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il progetto coinvolge otto scuole universitarie superiori italiane, tra cui l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, la Scuola IMT Alti Studi di Lucca e la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. L’obiettivo è rafforzare la formazione di eccellenza e migliorare le opportunità di orientamento per gli studenti delle scuole superiori.

Il modello formativo della Scuola Superiore

Fin dalla sua istituzione, prevista nello Statuto autonomo dell’Università nel 1993, la Scuola ha mirato a valorizzare la didattica e la ricerca, offrendo un ambiente formativo di alto livello. Gli studenti accedono tramite concorso e beneficiano di vitto e alloggio gratuiti, esonero dalle tasse universitarie e tutoraggio personalizzato.

Il percorso di studi prevede un diploma di licenza equiparato a un master di secondo livello. La Scuola è suddivisa in due classi: umanistica e scientifico-economica, quest’ultima comprendente anche Medicina e Chirurgia. Ogni anno sono disponibili 18 posti per il primo anno e sei per il quarto anno.

Riconoscimenti e prospettive future

Durante l’evento, il rettore Pinton ha sottolineato il ruolo strategico della Scuola Superiore nel panorama universitario italiano: “Questa istituzione è un’eccellenza riconosciuta, come dimostra il finanziamento ministeriale ottenuto, e rappresenta un punto di riferimento per i giovani, preparando le future generazioni a carriere di prestigio in tutto il mondo”.

Il direttore Policriti ha evidenziato il valore della condivisione e della collaborazione con altre istituzioni accademiche: “La Scuola persegue l’eccellenza, ma il nostro obiettivo è rendere accessibili le opportunità a tutta la comunità accademica”. Anche il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, ha ribadito l’importanza della Scuola nel creare un ambiente di formazione interdisciplinare e di networking tra studenti ed ex allievi.

Il futuro dei giovani e il ruolo della Scuola

Il tema dell’emigrazione giovanile e delle opportunità lavorative è stato affrontato dal vicesindaco di Udine, Alessandro Venanzi, il quale ha evidenziato come il territorio necessiti di maggiori investimenti per trattenere i talenti locali. Anche l’assessore regionale Alessia Rosolen ha ribadito l’impegno della Regione, che negli ultimi tre anni ha investito 82 milioni di euro nel sistema universitario.