L’evento a Udine.
Una scuola politica, dedicata alle giovani generazioni per approfondire cosa sia fare politica in modo vero e corretto, è quanto può onorare al meglio l’eredità e la memoria di Ettore Romoli, senatore, deputato, sindaco di Gorizia e presidente del Consiglio regionale del Fvg.
Lo ha evidenziato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nel corso della serata conclusiva dell’evento “Voci fuori dal coro, idee lontane dai luoghi comuni del politicamente corretto, punti di vista originali e senza padroni“, organizzato dalla Scuola di formazione politica “Ettore Romoli”, con il patrocinio del Comune di Udine e di PromoTurismoFvg per dare la possibilità di incontrare e approfondire temi cruciali con alcuni intellettuali tra i meno omologati.
Le prospettive della ripartenza della scuola in Friuli Venezia Giulia, con la delicata questione dei trasporti all’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni proprio domani; la gestione del contenimento dei contagi che deve contemperare l’osservanza delle regole, ma anche evitare il blocco e la chiusura totale di attività; l’assetto istituzionale della regione e il ruolo degli Enti di decentramento; i provvedimenti – rivendicati come decisivi – a favore delle imprese che si insediano in Fvg; la gestione dei flussi migratori: questi i principali temi affrontati nell’intervista condotta dal direttore del quotidiano Messaggero Veneto Omar Monestier.
Oltre ad anticipare che l’ordinanza regionale che scadrà domani rinnoverà in larga parte quanto già previsto dalla Regione, cercando qualche possibile estensione rispetto alle disposizioni governative, il governatore ha ribadito che la linea della Regione in merito all’emergenza coronavirus sarà quella della prudenza, ma anche dell’apertura più ampia sulla base di regole
precise che la Regione invita a rispettare scrupolosamente.
Nel corso della serata, introdotta da Andrea Romoli, è stato consegnato il Premio Divergenze a Giordano Bruno Guerri, presidente Vittoriale degli italiani, che ha tenuto la “Lectio Divergente: 1920 -2020 il virus e le dittature”.