Le reazioni alle scritte contro Israele comparse a Udine.
In una Udine blindata (un migliaio gli uomini delle forze dell’ordine in campo per garantire la sicurezza durante il corteo pro Palestina e la partita di stasera), dopo le scritte comparse in città, davanti al Municipio e sul muretto della sede della Regione, contro il patrocinio dato alla partita Italia-Israele, dalla politica arriva un praticamente unanime giudizio di condanna.
“Non sono solo un semplice vandalismo e un attacco all’evento sportivo in sé, ma rappresentano un’offesa grave a tutto il popolo israeliano e alle persone di religione ebraica. È preoccupante assistere a questo clima di tensione e odio: quelli accaduti sono dei veri e propri atti antisemiti che non possono essere tollerati. Ci auguriamo che i responsabili vengano immediatamente individuati e chiamati a rispondere delle loro azioni” ha detto il capogruppo di Fdi in consiglio comunale, Luca Onorio Vidoni.
“Ci troviamo a commentare ancora una volta un esempio di cieco e ideologico vandalismo. Gli autori delle scritte che hanno imbrattato muri e asfalto davanti alle sedi della Regione e del Comune di Udine vanno individuati e puniti” è il commento di Antonio Calligaris, capogruppo della Lega in Consiglio regionale. “Si è usato un evento sportivo come pretesto per fare polemiche ideologiche. L’arrivo della Nazionale a Udine doveva essere una festa, mentre oggi ci troviamo con una città blindata per colpa dei soliti gruppi che continuano a rendersi protagonisti in negativo”.
“Esprimo la mia ferma condanna per il grave gesto di vandalismo compiuto contro la sede della Regione Friuli Venezia Giulia a Udine, è un atto incivile che va stigmatizzato con forza” afferma il consigliere regionale di Fedriga Presidente Diego Bernardis. “Dare il patrocinio a un evento sportivo, come la partita Italia-Israele, è un riconoscimento dovuto ai valori positivi che lo sport incarna: unità, rispetto e superamento dei confini attraverso l’incontro pacifico. Opporsi a tali valori, come dimostrato da questo atto vandalico, significa non solo ignorare il significato di un gesto simbolico come il patrocinio, ma anche agire contro i princìpi fondamentali della convivenza civile“.
Dal centrosinistra, si fa sentire la voce del capogruppo in consiglio regionale del Pd, Diego Moretti: “Gli atti di vandalismo commessi contro il palazzo della Regione e il Comune di Udine vanno condannati senza se e senza ma. Gesti del genere, compiuti nell’ombra, sono deprecabili e odiosi, soprattutto se a essere colpiti sono simboli di istituzioni democratiche che come tali
rappresentano tutti i cittadini”. “I gesti commessi da pavidi ignoti non hanno nulla a che fare con i valori dello sport come momento di superamento di confini e incontro di valori, anzi rappresentano l’esatto contrario e per questo l’auspicio è che le indagini che stanno svolgendo le forze dell’ordine portino a individuare i responsabili”.
“Sono facinorosi che meritano solo di essere individuati e puniti, senza sconti. E su ciò sono convinto che le forze di polizia, con l’ausilio dei sistemi di videosorveglianza, daranno presto un nome e un volto agli autori di un gesto che posso solo definire ignobile”, commenta il consigliere regionale Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga Presidente. “Il clima divisorio, creato ad arte da una certa ideologia politica, in occasione di un evento che doveva essere solo di sport – aggiunge Di Bert -, ha già ottenuto un primo risultato negativo allontanando le persone dallo stadio, come confermano i dati dello sbigliettamento. Non trovo davvero giustificazione per quanti, in queste settimane, hanno sporcato un evento di sport usandolo come pretesto per polemiche ideologiche”.
Il consigliere di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell, annuncia invece la sua partecipazione al corteo pro Palestina in programma nel pomeriggio: “Parteciperemo al corteo di protesta per lo svolgimento della partita di calcio Italia-Israele, senza ignorare che nel medesimo momento l’esercito di Israele continua le azioni militari a Gaza e in Libano, che stanno provocando tanti morti innocenti. Come potranno questa sera gioire sugli spalti Fedriga, De Toni e Bordin, che hanno dato il patrocinio alla partita facendo finta che tutto sia normale, mentre fanno fuoco le armi?”
“La guerra, soprattutto contro i civili, non è mai giustificata. Parteciperemo alla manifestazione per condannare simbolicamente la mancanza di umanità che fa girare la faccia verso uno stadio di calcio e tacere sul genocidio a Gaza”.