Sciopero oggi a Udine della Polizia Locale con un’adesione del 100%, secondo quanto riferito dal sindacato Uil Fpl Fvg. Gli agenti hanno incrociato le braccia per protestare contro le condizioni di lavoro, ritenute ormai insostenibili, e per denunciare la mancanza di risposte concrete da parte dell’Amministrazione Comunale alle loro richieste.
La denuncia del sindacato
“Abbiamo scioperato al fianco degli agenti della Polizia Locale di Udine per una situazione che non è più sopportabile”, ha dichiarato il sindacato in una nota ufficiale. “Nonostante i continui interventi degli operatori in risposta all’aumento delle aggressioni in città, soprattutto in pieno giorno, non c’è stata una presa di posizione adeguata da parte del Comune”.
La Uil Fpl Fvg ha puntato il dito contro l’Amministrazione per non aver mostrato sufficiente rispetto nei confronti degli agenti, nonostante il loro impegno costante a tutela della cittadinanza. “I lavoratori della Polizia Locale di Udine si dedicano con professionalità e tempestività a ogni chiamata d’emergenza, dimostrando un grande rispetto per la divisa che indossano. Noi chiediamo lo stesso rispetto per loro da parte dell’Amministrazione Comunale e chiediamo con forza il rispetto dei loro diritti, cosa che a oggi è venuta meno, lo sciopero poteva essere evitato se il comune si fosse mosso prima, in modo responsabile e rispettoso“.
Le richieste dei lavoratori
Le richieste degli agenti, avanzate nei mesi scorsi, vertono su diversi punti chiave che riguardano sia l’aspetto economico che giuridico della loro condizione lavorativa. Tra le richieste principali, vi sono:
Le richieste degli agenti, avanzate nei mesi scorsi, vertono su diversi punti chiave che riguardano sia l’aspetto economico che giuridico della loro condizione lavorativa. I lavoratori chiedono l’annualità della parte economica, distinta dalla parte giuridica triennale, un aumento significativo e proporzionale di tutte le indennità, il riconoscimento della previdenza integrativa per il personale della Polizia Locale e il mantenimento della quota annuale di almeno 100.000 euro per le Progressioni Economiche Orizzontali (PEO), che permetterebbero ai lavoratori di migliorare la propria posizione economica.
Inoltre, chiedono l’inserimento di incentivi finanziati dai Ministeri per i Progetti Speciali, nonché incentivi specifici per il personale impegnato nella formazione dei colleghi. Un altro punto sollevato è la necessità di garantire l’utilizzo dei buoni pasto per il personale turnista e una maggiore chiarezza sui criteri relativi al welfare aziendale.
Un iter rallentato.
Il sindacato Uil Fpl Fvg ha anche evidenziato il ruolo delle altre organizzazioni sindacali nella vicenda, accusandole di non aver partecipato attivamente alle trattative. “Le altre sigle sindacali, non rappresentative della Polizia Locale, non si sono presentate alle contrattazioni con l’amministrazione, ostacolando di fatto un percorso che poteva portare a una soluzione più rapida“, ha affermato la Uil Fpl Fvg.
La mancanza di dialogo tra le parti, secondo il sindacato, ha avuto come conseguenza il rischio di bloccare la sottoscrizione del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo (CCDI). Senza questo accordo, non ci sarà alcun aumento delle indennità e verranno bloccate le Progressioni Orizzontali, con una perdita stimata di 100.000 euro all’anno per i lavoratori. “Chi paga il prezzo di questa politica sindacale sono sempre i lavoratori”, ha concluso il sindacato, lasciando intendere che la lotta non si fermerà fino a quando le richieste non saranno accolte.