Presentata a Udine la pubblicazione dell’Istituto Pio Paschini e Gaspari.
Per secoli è stata una delle principali chiese di Udine, riconosciuta come monumento nazionale nel 1902 e ora, ormai sconsacrata, sede per esposizioni museali. Una pubblicazione in due volumi, promossa dall’Istituto Pio Paschini e dall’Università degli studi di Udine e realizzata grazie ai finanziamenti del Comune di Udine, dell’Arcidiocesi, della Fondazione Friuli, dal Rotary di Udine Nord e del professor Attilio Maseri, raccoglie adesso contributi accademici sull’ex chiesa di San Francesco a Udine.
“San Francesco di Udine. Un monumento da salvare e riscoprire”, curato da Cesare Scalon ed edito dall’Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli, di cui Scalon è presidente, e da Gaspari Editore, è stato presentato in sala Ajace dal sindaco Pietro Fontanini, dall’assessore alla Cultura, Fabrizio Cigolot, dall’Arcivescovo di Udine Monsignor Andrea Bruno Mazzocato, dalla Soprintendente per l’archeologia, belle arti e paesaggio del Fvg Simonetta Bonomi, dal presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini e da Attilio Maseri.
I volumi che oggi vedono la luce rappresentano solo la conclusione di una prima fase di studio e di ricerca che si propone innanzitutto di ricostruire la storia e di motivare l’importanza dal punto di vista storico artistico e culturale della chiesa di San Francesco. I contributi raccolti in questi volumi e la sequenza di immagini fotografiche che li correda vogliono condividere con un pubblico più vasto di lettori la bellezza di questo monumento. La pubblicazione, inoltre, si propone di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica, degli amministratori locali e regionali e delle autorità preposte alla salvaguardia del patrimonio culturale sulla necessità e l’urgenza di porre mano a lavori di restauro che valorizzino l’edificio e recuperino nella sua totalità il vasto patrimonio pittorico medievale custodito nella chiesa.
Al volume “San Francesco di Udine. Un monumento da salvare e riscoprire”, che vede la luce dopo due anni di studio e di ricerca, hanno collaborato, mettendo insieme le loro competenze e confrontandosi nel corso del lavoro, storici dell’arte e restauratori, paleografi e filologi: Paolo Casadio, Enzo De Franceschi, Annalia Marchisio, Luca Mor, Stefania Miotto, Laura Pani, Giuseppina Perusini, Cesare Scalon, Marco Sicuro, Gianpaolo Trevisan. Un contributo fondamentale è quello offerto da Luca Laureati, fotografo ormai riconosciuto di grande sensibilità ed esperienza nel settore storico artistico. Egidio Screm, poi, si è fatto carico del coordinamento editoriale, mentre la grafica del volume è stata affidata alla Cdm Associati e la stampa alle Poligrafiche San Marco di Cormons.