Le indagini della Polizia di Stato di Udine hanno permesso di arrestare un uomo e una donna e di denunciare la figlia di questa
E’ durata poco la fuga di una banda specializzata in furti che, il 4 luglio, aveva colpito un benzinaio udinese. Approfittando di un attimo di distrazione del gestore dell’impianto, erano riusciti a sottrargli il portafoglio, lasciato in ufficio, con all’interno 1.160 euro.
Saliti in auto i due, un uomo residente a Udine e una donna veneziana, si erano poi dati alla fuga. Ma erano stati fermati poco dopo dagli agenti della Squadra Mobile che, dopo la segnalazione del benzinaio, si erano messi sulle loro tracce.
Soldi nascosti in un calzino
L’uomo e la donna, sua suocera, sono stati individuati assieme a un’altra donna, figlia della prima e moglie dell’uomo. Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno trovato addosso a madre e figlia la somma di 2.805 euro nascosti in un calzino e in un portamonete, ritenuti il frutto del colpo al benzinaio e di un altro furto.
Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha dato esecuzione al mandato di arresto a carico del marito e della suocera, mentre sulla donna e sulla figlia pesa una denuncia per ricettazione.
Tentati furti ai danni di un’anziana
Nel corso delle indagini, infatti, è emerso che la madre, raggirando un’anziana, si era introdotta in casa della pensionata e stava per rubare un portafoglio quando, sorpresa dal nipote della signora, sceso dall’appartamento al piano superiore, era stata costretta a fuggire.
La stessa abitazione stava per essere nuovamente presa di mira anche il 4 luglio: pochi minuti prima di andare dal benzinaio, l’uomo aveva scagliato un sasso contro una porta-finestra, con il probabile intento di portare a termine il furto. Anche in questo caso, il tentativo era stato sventato dal nipote dell’anziana, allarmato dall’abbaiare del cane.