Il concerto del risveglio a Udine.
Il Concerto del risveglio si conferma ancora tra gli appuntamenti più amati dell’estate udinese. L’iconica matinée musicale del capoluogo friulano, che quest’anno ha offerto al pubblico di Udine una performance inedita del jazzman e compositore siciliano Roy Paci, ha registrato ancora una volta il tutto esaurito, con 2.000 mila persone che hanno non hanno esitato a sacrificare qualche ora di sonno per godersi un po’ di musica circondati dalle prime luci della mattina.
“10 anni fa abbiamo iniziato un percorso con gli amici di Vigna Pr portando al concerto del risveglio Remo Anzovino. Da quel momento sono passati tanti anni ma l’entusiasmo per questo appuntamento unico della nostra città non è mai cambiato e di questo tengo a ringraziare il pubblico udinese, che non manca mai di esprimere la propria voglia di cultura, socialità e aggregazione, vivendo appieno la città”, ha detto il Vicesindaco e assessore ai grandi eventi, introducendo il concerto alla grande folla salita sul Colle. “Quella di quest’anno è un’estate diversa, abbiamo voluto fortemente coinvolgere luoghi non convenzionali e invitare la gente a riappropriarsi delle location a cui siamo tutti profondamente legati come il Parco Moretti, ma anche a vivere in maniera diversa luoghi iconici come il Castello di Udine”.
Roy Paci protagonista.
Roy Paci, dal canto suo, accompagnato da Roberto De Nittis al pianoforte, Gianmarco Straniero al contrabbasso e Matteo Friugerio a batterie e tamburi, ha offerto al pubblico udinese uno spettacolo inedito, interamente acustico come tradizione del concerto del risveglio vuole, creando appositamente per questo appuntamento di prima mattina un’esperienza ad hoc, la “Roy Paci Experience”, appunto. Gli oltre 2000 del pubblico hanno potuto ascoltare la versione acustica dei suoi pezzi più famosi e apprezzati, tra cui “Latinista”, “Viva la Vida”, “Senza di te”, “Beautiful like the Sunshine”, “My Beauty case”, “Augusta”, “Moanin’” e “Bonjour Bahia”, ma anche gli omaggi a Luigi Tenco “In qualche parte del mondo” e a Bruno Martino “E la chiamavano estate”. Uno spettacolo suggestivo e coinvolgente, un crescendo di ritmi e melodie concluso con il pezzo più cantato del suo repertorio, “Toda Joya Toda Beleza”.
L’artista siciliano, che si è esibito per circa un’ora e mezza di musica tra canto e intensi assoli di tromba, si è detto “emozionatissimo dal pubblico, dal territorio e dalla città. Certo i musicisti non sono abituati a esibirsi con le prime luci del sole, ma fare musica al mattino – ha poi aggiunto in uno dei frequenti dialoghi con il pubblico – ci porta a raccogliere un momento molto intimo, con tutte le sue emozioni dell’espressione di quest’arte”.