La rivoluzione di via Manin a Udine, che vuole tornare a essere il cuore del centro

La situazione in via Manin a Udine.

Durante il Friuli Doc qui hanno organizzato una specie di contro manifestazione alternativa, lontana dai tornelli dei Covid box, ma non per questo meno sicura. Certo, ci sono un susseguirsi di vetrine chiuse e il Palazzo d’oro, senza la targa della Fondazione Friuli (che si è da poco trasferita) sembra brillare un po’ meno. Ma via Manin resta una delle strade più suggestive di Udine, dove la sua storica porta più che delimitare la strada sembra abbracciare i passanti.

Ecco perchè in tanti guardano di buon occhio alla rivoluzione in atto e sono spinti a credere che tornerà ad essere il cuore del salotto cittadino, dove il silenzio delle vetrine oggi oscurate avrà presto fine. I cambiamenti più significativi sono avvenuti verso la metà della via. Oltre al trasferimento della Fondazione Friuli, hanno chiuso da tempo l’Antica Fioreria Pravisani e il locale serale Mood. 

Ma c’è anche chi ha alzato la serranda, negli ultimi mesi, come il negozio di cannabis From Julia. “Si tratta di un progetto che avevo avviato 2 anni fa. prima era presente in via Mantica, poi ci siamo trasferiti qui in via Manin a metà luglio, alla ricerca di una zona più di passaggio. Al momento l’attività prosegue e ci troviamo benissimo perché il nostro è un prodotto innovativo e sempre più ricercato”, dice il titolare del negozio Federico Cantone.

Matteo Della Rossa, proprietario della cioccolateria e caffetteria “Tesori Fondenti”  ha, invece, messo alle spalle il suo destino in via Manin. “Da giugno ho trasferito l’attività in via San Francesco perché l’affitto era troppo caro e avevo bisogno di uno spazio più grande per potermi permettere tavolini e almeno un bagno per i clienti – racconta -. La clientela di via Manin è fatta principalmente di turisti ma a causa dell’emergenza sanitaria sono stati pochi quest’anno”.  

La birreria “I Piombi” non ha ancora aperto per l’autunno, come il bar Manin 1907. Chi ha creduto nel rilancio di via Manin è stato, invece, Alessandro Cossa, che a maggio ha aperto un’enoteca 100% friulana dal nome già emblematico: “Al Pignolo”. “La via è una delle arterie principali di Udine, ma era necessario che fosse rilanciata con attività originali e creative – afferma Cossa -. In questa direzione, secondo me, c’è speranza che via Manin possa tornare più vivace, attraendo anche i più giovani”.