Secondo posto in A1, ora la ritmica friulana dell’Asu vola alla finalissima

La ritmica Asu in Final Six.

Conclusa la Regular Season, le atlete della ginnastica ritmica dell’Asu-Associazione Sportiva
Udinese confermano il loro secondo posto nella classifica generale e accedono di diritto alla Final
Six,
in programma al Pala Gianni Asti (ex PalaRuffini) di Torino nel weekend del 29 e 30
aprile, in diretta anche su La7.

“Direi che sono ben più che contenta di come sono andate le tre prove di campionato. Abbiamo superato ogni nostra aspettativa – ha commentato orgogliosa Spela Dragaš che allena
la squadra friulana con Magda Pigano, Carlotta Longo e il supporto della coreografa Laura Miotti -.
Ci saremmo aspettate almeno un podio, ma mai avremmo sperato in una tripletta e di arrivare
addirittura seconde nella classifica generale. Questo ci facilita anche nel sorteggio per la Final Six.
In prima battuta dovremo confrontarci con una delle squadre che ha raggiunto il 4°, 5° o 6° posto.
Qualora quel turno andasse bene, ci troveremmo a entrare direttamente al serale nel quale sarà
stabilità la classifica finale del podio”.

Un risultato che secondo la tecnica ha ancora più valore per la giovane età delle atlete tutte cresciute all’ASU (Tara Dragaš e Isabelle Tavano del 2007 e Isabel Rocco del 2008) e perché in questa tappa non è scesa in pedana l’atleta straniera in prestito. In quanto alla prova andata in scena a Desio nel fine settimana, le ragazze hanno conquistato degli ottimi punteggia, in particolare Tara Dragaš al cerchio, Isabelle Tavano alla palla e Isabel Rocco nelle clavette.

Entusiasta anche il commento del direttore generale di ASU, Nicola Di Benedetto, presente in
campo gara: “Le ragazze sono state tutte bravissime – ha commentato – il percorso di maturazione
di tutte (Tara Dragas, Isabelle Tavano, Elena Perissinotto e Isabel Rocco) è evidente. Questo sia
dal punto di vista tecnico che di costo di gestione della gara. Sappiamo bene, infatti, che l’emotività
della pedana può giocare un ruolo di non poco conto e incidere significativamente sui risultati. Le
ragazze però stanno acquisendo sempre più maturità in tal senso. Pertanto, se questi sono i
presupposti, mi sento di dire che alla Final Six saranno in grado di essere ancora più precise e
attente”.