Gli interventi della polizia di Udine.
Intensa l’attività di prevenzione della Polizia di Stato di Udine negli ultimi due mesi. La Divisione Anticrimine, deputata ad adottare misure di prevenzione del Questore, strumenti di difesa sociale disposti nei confronti di soggetti socialmente pericolosi finalizzati a prevenire la commissione di reati Sono stati emessi, in soli due mesi, 3 ammonimenti per atti persecutori, 9 avvisi orali, di cui 4 aggravati, 4 “daspo urbani”, 3 divieti di accesso a pubblici locali, 16 “daspo fuori contesto” e 15 fogli di via obbligatori con divieti di ritorno in diversi comuni della provincia.
Inoltre sono state avanzate 2 proposte di sorveglianze speciali e sono in fase di conclusione i procedimenti per l’irrogazione di alcuni “daspo sportivi” a tifosi, per lo più atalantini, resisi responsabili di illeciti durante l’ultimo Udinese-Atalanta giocato allo stadio Friuli.
Gli interventi.
In seguito ad una violenta rissa scoppiata all’interno di un locale nella periferia cittadina, sono stati emessi tre divieti di accesso e di avvicinamento al pubblico esercizio per dei giovani di origine centroamericana, protagonisti degli episodi di violenza e denunciati in stato di libertà; uno dei provvedimenti è stato notificato con relativa facilità, mentre altri due giovani sono stati raggiunti dal provvedimento in extremis, in prossimità del confine con la Francia, ove si stavano recando, grazie alla nota di rintraccio inserita dalla polizia di Udine.
Nello stesso periodo, sono stati emessi e notificati quattro daspo urbani, relativi alla zona dell’ospedale, per due cittadini stranieri, rintracciati anche a dormire nei locali, e alla zona della stazione ferroviaria, per un cittadino straniero ed un cittadino italiano dell’area collinare. In caso di rientro, nel prossimo o nei prossimi due anni, nelle zone interdette, si procederà nei loro confronti dal punto di vista penale.
Nove avvisi orali, di cui quattro aggravati, sono stati applicati nei confronti di sette uomini e due donne, considerati socialmente pericolosi e resisi responsabili, anche in tempi recenti, di reati predatori, quali furti su autovetture e uso indebito di carte di debito o credito, furto reiterato di gasolio da cantieri, ricatti o altri reati a sfondo sessuale, sottrazione di portafogli e carte di debito all’interno di padiglioni ospedalieri. Avvisati formalmente a cambiare condotta, in caso di inottemperanza potranno essere proposti per la misura della sorveglianza speciale. Quest’ultima misura è stata proposta due volte nell’ultimo bimestre, per cittadini italiani, uno con un curriculum delinquenziale quasi trentennale, uno, più giovane, dedito ripetutamente a reati predatori, e mantenuto ufficialmente solo da contributi di varia natura, alcuni dei quali revocati per mancanza dei requisiti.
Tra ottobre e novembre sono stati tre gli ammonimenti per atti persecutori, nei confronti di tre uomini italiani, portando il totale annuo degli ammonimenti in provincia a 19, di cui due a donne (per violenza domestica) e 17 ad uomini (sei per violenza domestica e undici per stalking), un totale già superiore ai dati del 2020 e del 2021.
Una quindicina infine i fogli di via con divieto di ritorno in uno o più comuni, quali Udine, Tolmezzo, Cividale, San Daniele del Friuli, Lignano Sabbiadoro ed altri, dai quali le persone destinatarie del provvedimento sono state allontanate per un periodo da uno a tre anni, a tutela della tranquillità e sicurezza pubblica.
Infine, si sono svolti numerosi incontri nelle scuole, soprattutto secondarie di I e II grado, ed iniziative presso un liceo cittadino e altre locations, in occasione della giornata di sensibilizzazione in opposizione alla violenza contro le donne.