Gli arresti vicino alla stazione ferroviaria di Udine.
La sera di giovedì 20 maggio, gli agenti della polizia di Stato in forza al Nucleo Volanti della Questura di Udine hanno arrestato due cittadini pakistani. Poco dopo le ore 19, i poliziotti nei pressi della stazione ferroviaria controllavano d’iniziativa due cittadini stranieri appiedati che alle domande dei primi, circa generalità e motivo del soggiorno in Udine,
rispondevano in modo vago e contraddittorio.
I controlli della polizia.
Dagli accertamenti esperiti uno dei due, cittadino pakistano 39enne, in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno, risultava destinatario di un mandato di cattura internazionale emesso nell’agosto scorso dalle autorità
pakistane ai fini estradizionali, perchè condannato all’ergastolo per un omicidio commesso in patria nel 2018. I poliziotti decidevano di approfondire i controlli anche sull’altro straniero, un cittadino pakistano 21enne titolare di protezione internazionale, che appuravano soggiornare con il primo in un appartamento della zona, all’interno del quale i due tenevano i documenti comprovanti i rispettivi titoli di soggiorno.
Portatisi nell’abitazione gli agenti si accorgevano della presenza di un pezzetto di hashish sul cuscino posto sul letto occupato esclusivamente dal più giovane e, sotto il cuscino, di un bilancino di precisione e di altri tre
pezzetti di sostanza stupefacente per un totale di 19 grammi. In considerazione di ciò gli operanti procedevano ad una perquisizione, durante la quale lo stesso straniero consegnava loro tre panetti di hashish di circa un etto l’uno e più di un migliaio di euro, suddivisi in banconote di diversi tagli, sul cui possesso e provenienza non sapeva fornire alcuna valida giustificazione, essendo privo di qualsiasi forma lecita di reddito o sostentamento.
La droga e i soldi trovati.
Nel complesso venivano sequestrati a suo carico 322 grammi di hashish e 1.240 euro, provento della cessione di stupefacente. Il cittadino pakistano 21enne veniva, quindi, arrestato per detenzione illecita di stupefacente e collocato presso la Casa Circondariale di Trieste a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dopo la convalida dell’arresto il GIP, sussistendone le esigenze cautelari, ha per lui disposto la misura cautelare della custodia in carcere. Verificate con esattezza le sue generalità ed il suo passaporto, presso lo stesso carcere veniva collocato anche il primo straniero 39enne in vista della prossima estradizione.