Ragazzo rapinato davanti alla scuola, De Toni: “Servono azioni a lungo termine”

Dopo il caso del ragazzo rapinato davanti alla scuola, vicino alla Stazione di Posta a Udine.

Un ragazzo di 14 anni, studente del Liceo Scientifico paritario “Don Milani”, è stato rapinato in strada, praticamente davanti a scuola: un episodio che ha acceso i riflettori sulla situazione che si sta creando nella zona della Stazione di Posta a Udine.

Cosa è successo.

Il ragazzo, residente a Cordovado, stava rientrando a scuola durante la pausa pranzo insieme a due compagni. Mentre passavano davanti alla Stazione di Posta, una struttura che accoglie persone in difficoltà, è stato fermato da un giovane straniero di 23 anni, che gli ha sfilato il portafoglio mentre lo strattonava. Solo dopo, lo studente ha realizzato di essere stato derubato.

La coordinatrice didattica del liceo, Barbara Di Pascoli, ha raccontato che non si tratta di un episodio isolato. La denuncia dell’incidente e il successivo intervento delle forze dell’ordine hanno portato all’arresto del 23enne, di origine marocchina, accusato di rapina. Tuttavia, questo episodio ha sollevato un problema più ampio: la sicurezza della zona intorno alla Stazione di Posta. La coordinatrice ha confermato che il degrado e la presenza di persone in difficoltà sociale stanno creando un clima di insicurezza che mette a rischio sia la tranquillità dei residenti che la sicurezza degli studenti.

La risposta del Comune e gli interventi promessi dal sindaco

Dopo aver ricevuto la lettera della dirigente scolastica, il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, ha annunciato di aver avviato un confronto informale con l’istituto, a cui farà seguito la convocazione di una riunione con gli assessori competenti, Stefano Gasparin per l’Equità Sociale e Rosi Toffano per la Sicurezza Partecipata e la Polizia Locale, oltre che con la Caritas, che è responsabile del servizio presso la struttura.

“L’Assessore Gasparin – ha detto il sindaco -, ha già parlato con il direttore Roberto Ronutti e a breve seguirà come detto la convocazione. La Stazione di Posta è un progetto sperimentale dell’Ambito territoriale, formato da tutti i comuni dell’hinterland, dedicato alla grave marginalità e progettato ormai da diversi anni, grazie anche ai fondi PNRR. Il progetto definitivo infatti vedrà la nuova sede all’interno di quella che è la ex caserma dei Vigili del Fuoco. E’ evidente quindi che si pone la necessità di un intervento a lungo termine, che garantisca sicurezza e presidio, posto che il servizio al momento è largamente utilizzato da persone in grave difficoltà, di ogni provenienza, anche italiana”.

“Sono certo – ha continuato -, che anche con il Prefetto potremo fare un ragionamento in merito, visto che le azioni di prevenzione e controllo in Borgo Stazione hanno già dimostrato di essere molto efficaci e potrebbero ragionevolmente coprire anche quella zona. E’ necessario trovare una soluzione. Mi amareggiano molto però le strumentalizzazioni politiche di cui ho preso visione: ignorare la povertà e la sofferenza non renderà le nostre città più sicure”.