La Quiete accende l’albero di Natale carico dei desideri della comunità

Acceso l’albero di Natale della residenza La Quiete.

Ieri pomeriggio il Natale è arrivato a La Quiete di Udine con l’accensione di un albero davvero speciale: posizionato al centro del giardino interno, l’abete è addobbato con centinaia di pensieri e desideri arrivati da tutta la comunità della Asp di via Sant’Agostino, dalla città, dalle scuole e dal territorio. 

L’accensione di oggi, a cui erano presenti anche il sindaco Alberto Felice De Toni, il vicesindaco Alessandro Venenzi e l’assessore a salute ed equità sociale Stefano Gasparin, è il culmine di un progetto speciale promosso dallo staff del servizio animazione de La Quiete, come spiega la direttrice sanitaria Gabriella Bellini.

“Caro Gesù bambino ti scrivo è il progetto nato per provare ad alleviare il senso di precarietà in cui tutti, ed in particolare gli anziani, stiamo vivendo negli ultimi anni: abbiamo chiesto a chi fa parte de La Quiete – residenti, familiari, dipendenti e operatori – e anche alla città, alle scuole e al territorio, di inviarci i loro sogni, i loro desideri per il futuro. Ne abbiamo ricevuti tantissimi, ben oltre le aspettative, via mail, via whatsapp, anche scritti direttamente su carta e portati a mano”.  L’albero di Natale acceso oggi è quindi carico di sogni e di speranze di persone di tutte le età: gli studenti del Liceo Artistico Sello, per esempio, hanno realizzato e portato delle cartoline pronte per essere appese. 

“Questa iniziativa – continua Bellini – significa aprire la struttura alla città e al territorio in modo che la comunità possa entrare a La Quiete, condividendo sogni e speranze e diventando anche un ponte importantissimo tra generazioni”.

Di biglietti ne sono arrivati davvero tanti ma c’è ancora spazio fra un ramo e l’altro: chiunque voglia arricchire l’albero dei desideri de La Quiete con un proprio pensiero, può farlo scrivendo a serviziopsicosociale@laquieteudine.it, oppure con un messaggio whatsapp al numero 3665602499 o ancora facendolo pervenire di persona alla Asp.